La parte dell’universo composta da materia oscura è una vastità enigmatica che costituisce il 95% della totalità dell’esistenza. Euclid, telescopio spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato progettato per studiare l’espansione dell’universo, la materia oscura e l’energia oscura ed è il nostro occhio nel cosmo, ma il suo cammino è stato ostacolato.
Sfide Tecnologiche
Con materia oscura si definisce un’ipotetica componente di materia che, diversamente dalla materia conosciuta, non emetterebbe radiazione elettromagnetica e sarebbe attualmente rilevabile solo in modo indiretto attraverso i suoi effetti gravitazionali. Gli sforzi, quindi, per rivelare i segreti della materia ed energia oscura affrontano ostacoli significativi. I sensori di guida smarriti, l’interferenza solare e i raggi X “disturbatori” mettono a rischio la missione prima ancora di iniziare. Come riporta Gizmodo, i sensori di guida del telescopio hanno perso la traccia delle stelle, la luce del sole si è intrufolata nelle immagini e la luce extra ha causato l’impatto dei raggi X sui rilevatori, rovinando alcune delle immagini ad alta risoluzione
Ottimismo nonostante le sfide: soluzioni in vista?
Gli scienziati, pur consapevoli delle sfide, sono ottimisti. Correzioni software per i sensori di guida e strategie di osservazione migliorate offrono speranza. Risolvere l’intrusione dei raggi X potrebbe richiedere sforzi intensi, ma solo il 3% delle immagini è coinvolto. Per quanto riguarda il sistema di guida di questo telescopio, il team è già riuscito a caricare una correzione software. Nonostante le sfide, Euclid rappresenta la migliore speranza di svelare i segreti dell’universo oscuro. Ogni ostacolo superato è un trampolino per una comprensione più profonda i ciò che non conosciamo affatto.