Elefanti: Ojai in California è la prima città degli Stati Uniti a riconoscerne il diritto alla libertà

La città di Ojai, in California, ha compiuto un passo significativo nel riconoscimento dei diritti degli elefanti, diventando la prima città degli Stati Uniti a riconoscere il diritto alla libertà di questi magnifici animali attraverso una specifica ordinanza.

L’atto, sviluppato da Leslie Rule, membro del consiglio cittadino e del Nonhuman Rights Project, un’organizzazione no-profit dedicata alla promozione dei diritti degli animali, definisce e protegge il diritto alla libertà degli elefanti. Questo atto proibisce chiaramente a chiunque di privare gli elefanti del loro diritto alla libertà. L’ordinanza è stata approvata dal Consiglio della Città di Ojai con una maggioranza di 4 voti favorevoli e 1 contrario, rendendo di fatto illegale la detenzione di elefanti in cattività all’interno dei confini della città, a meno che non siano ospitati in strutture ufficialmente riconosciute come santuari.

Questa storica ordinanza è stata ispirata dalla storia di Tarra, un’elefantessa che negli anni ’80 era stata sfruttata per intrattenere il pubblico in una città della California meridionale, costretta a esibirsi in spettacoli che includevano persino l’uso di pattini a rotelle. Tarra è stata salvata nel 1995 e trasferita in un santuario nel Tennessee, diventando la prima residente. Questo episodio ha spinto il Nonhuman Rights Project a sviluppare una legge che garantisse agli elefanti la libertà dalla reclusione forzata, dal controllo esterno e dalla restrizione imposta da qualsiasi individuo. L’ordinanza sottolinea la necessità di consentire agli elefanti di agire autonomamente, senza restrizioni, coercizioni o controllo da parte di terzi.

Con l’entrata in vigore di questa ordinanza, la detenzione di elefanti in cattività a Ojai è diventata illegale, soprattutto perché non esistono santuari per elefanti all’interno dei suoi confini. Questa vittoria rappresenta un importante traguardo per le organizzazioni dedite alla protezione dei diritti degli animali e per il Nonhuman Rights Project, che sta lavorando a livello statale e di contea per il riconoscimento della personalità giuridica e del diritto fondamentale alla libertà corporea di diverse specie, tra cui grandi scimmie, delfini e balene tenute in cattività.

Jane Goodall, la rinomata antropologa ed etologa nota per il suo lavoro sulla ricerca dei primati e la sensibilizzazione ambientale, è tra i membri del consiglio dell’organizzazione. Il suo contributo e la sua esperienza nel campo dei diritti degli animali e dell’ambiente aggiungono un ulteriore peso e autorevolezza alla causa della tutela degli elefanti e di altre specie tenute in cattività.

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