Il riavvio dei voli diretti tra la Libia e l’Italia è stato accolto con grande soddisfazione a Tripoli, segnando un passo significativo dopo una pausa di quasi dieci anni. L’incontro tra l’ambasciatore d’Italia, Gianluca Alberini, e il ministro dei Trasporti del Governo di unità nazionale (Gun), Mohammed Shahoubi, ha evidenziato l’entusiasmo per questo sviluppo. La rappresentanza diplomatica italiana in Libia ha condiviso la sua gioia su Twitter, sottolineando anche l’importanza di questo passo per le società italiane che operano in Libia.
Il primo volo della compagnia MedSky, MT 522, è partito con successo dall’aeroporto Mitiga di Tripoli ed è atterrato in anticipo a Roma Fiumicino. Questi voli saranno operati due volte a settimana, il sabato e il mercoledì, e i prezzi dei biglietti sono accessibili, con una tariffa di 1.385 dinari libici (circa 267 euro) per un solo andata e 2.770 dinari libici (circa 534 euro) per un andata e ritorno.
Inoltre, è stato firmato un accordo tra il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) italiano, Pierluigi Di Palma, e il presidente dell’Autorità per l’aviazione civile della Libia, Mohamed Shlebikf, per stabilire le modalità e le frequenze dei collegamenti aerei tra i due Paesi. Il ministero dei Trasporti del Gun ha evidenziato l’obiettivo di aprire la strada alla revoca completa del divieto precedentemente imposto all’aviazione civile libica per l’accesso allo spazio aereo europeo.
Questa riapertura dei voli diretti tra Libia e Italia è un tema di interesse comune prioritario, discusso in incontri tra i leader dei due Paesi. La mancanza di voli diretti aveva reso i viaggiatori costretti a compiere lunghe e complicate rotte per raggiungere la Libia. L’apertura di questa rotta aerea potrebbe avere un impatto significativo sia dal punto di vista economico che pratico, offrendo un collegamento diretto tra le due nazioni. Si inserisce anche nel contesto di un piano più ampio per migliorare la sicurezza e l’efficienza dell’aviazione civile in Libia, con il supporto di partner internazionali, tra cui l’Italia.