Il futuro del settore degli imballaggi per alimenti in Europa è sotto la lente d’ingrandimento a causa del Regolamento europeo su imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR). Questa proposta di regolamento potrebbe avere un impatto significativo sulla filiera della gomma e della plastica, innescando una serie di cambiamenti che preoccupano le imprese del settore.
Uno dei punti chiave della proposta è il divieto di utilizzare imballaggi per ortofrutta con capacità inferiore a 1,5 kg. Inoltre, le aziende della ristorazione collettiva sarebbero obbligate a utilizzare sempre più imballaggi riutilizzabili o contenitori portati dai clienti. Queste misure, se non modificate, avranno un impatto negativo su tutta la filiera produttiva, con potenziali licenziamenti e problemi economici.
Secondo Marco Bergaglio, presidente di Unionplast, questa proposta mette a rischio 50.000 impieghi e 4.000 imprese, con un impatto significativo sul PIL. Il 40% del settore è legato agli imballaggi, e il regolamento propone di ridurre questi numeri ogni cinque anni, il che potrebbe portare al licenziamento del 15% dei lavoratori.
Gli europarlamentari italiani stanno cercando di sostenere le richieste delle imprese, ma la situazione è complessa. Ci sono divergenze tra Paesi produttori e importatori, con alcune nazioni che desiderano regole più stringenti e altre che preferiscono un approccio più liberale.
Inoltre, le preoccupazioni riguardano il passaggio verso il riuso degli imballaggi. Mentre gli obiettivi di riduzione dei rifiuti sono condivisibili, alcuni sostengono che il regolamento non tiene conto di aspetti importanti come l’igiene, la tracciabilità e la conservazione degli alimenti. La transizione verso il riuso potrebbe comportare costi aggiuntivi, aumento degli sprechi alimentari e sfide per la logistica.