La Regione Campania ha pubblicato una gara per l’affidamento dell’appalto misto di lavori e servizi di ingegneria e architettura per la realizzazione della diga di Campolattaro. Oggi, a poco più di tre mesi da quella pubblicazione, l’Ufficio Grandi Opere della Regione Campania ha annunciato gli esiti della gara, confermando che l’appalto è stato assegnato a due team di imprese: uno guidato da Ghella e l’altro da Ritonnaro Costruzioni. Questo progetto è valutato oltre i 500 milioni di euro e deve essere completato entro marzo 2026.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato l’importanza di questa realizzazione, definendola una delle principali opere strategiche nel campo idrico per la regione e per tutto il Sud Italia. L’opera è finanziata principalmente con fondi regionali, ma vi sono anche contributi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La sua realizzazione è cruciale per garantire l’autonomia idrica della regione, un passo fondamentale verso la sicurezza idrica e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
Il progetto della diga di Campolattaro è suddiviso in tre lotti: il primo riguarda la realizzazione di una galleria di derivazione e degli impianti di potabilizzazione e idroelettrico, mentre il secondo e il terzo si concentrano sulle reti adduttrici e di distribuzione irriguo e potabile. Il costo totale previsto per l’opera è di 705 milioni di euro, di cui 529 milioni (senza IVA) sono stati oggetto dell’aggiudicazione. Il Lotto 1 e il Lotto 2 sono stati assegnati al raggruppamento di imprese guidato da Ghella, con Ghella come capogruppo mandataria. Nel frattempo, il Lotto 3 è stato vinto da un altro team, con Ritonnaro Costruzioni come capogruppo mandataria. La data di completamento dei lavori è fissata per il 31 marzo 2026.
La diga di Campolattaro è un progetto di notevole importanza, in quanto è situata in un’area naturalistica protetta e risale agli anni ’80. La sua costruzione è iniziata con i fondi della Cassa per il Mezzogiorno, ma è stata rallentata da problemi gestionali e da eventi naturali, tra cui una frana avvenuta nel 2006. La realizzazione di una galleria idrica di 7,5 km è essenziale per rendere utilizzabile l’invaso, che copre circa 7 kmq, e per portare l’acqua a impianti idroelettrici e di potabilizzazione. Questo progetto contribuirà in modo significativo all’approvvigionamento idrico e alla sostenibilità nella regione, beneficiando i comuni dell’alto Sannio e dell’alto Fortore.