Micaela Gelera, commissario straordinario dell’INPS, ha discusso delle iniziative che l’ente sta intraprendendo per facilitare la vita familiare e lavorativa degli italiani, durante un’intervista a Pomeriggio 24 su Rai News 24. Uno dei principali punti di discussione è stato l’Assegno Unico Universale, che ha raggiunto il 90% degli aventi diritto, coprendo 10 milioni di bambini e comportando una spesa di 16 miliardi di euro. Questa misura è stata enfatizzata come un importante sostegno alle famiglie.
Un altro punto saliente è il Congedo Parentale, che è stato esteso dal governo sia in termini di periodo di diritto che rendendolo obbligatorio anche per i dipendenti pubblici. Questa misura è ampiamente utilizzata, soprattutto dalle donne, sebbene anche i padri possano beneficiarne.
Gelera ha anche menzionato l’incremento del Congedo Paternità, ma ha notato che l’adesione è al 64%, inferiore rispetto a molti altri paesi europei. Ha anche evidenziato il Bonus Nido, che copre circa il 34% dei bambini e consente il recupero del 60% del costo per i nidi privati e il 70% per quelli pubblici.
Nella discussione sulle pensioni, Gelera ha sottolineato che l’età pensionabile per i giovani è difficilmente definibile a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita. Ha consigliato ai giovani di impegnarsi in carriere lavorative che permettano loro di non diventare pensionati impoveriti. Ha anche menzionato gli sforzi del governo nel creare posti di lavoro e formare i giovani per favorire carriere lavorative più stabili.
Gelera ha poi discusso di Opzione Donna, una scelta che comporta una riduzione del 40% dell’importo della prestazione rispetto alla pensione anticipata. Ha sottolineato che questa riduzione dipende sia dal metodo di calcolo contributivo che dai minori anni di contribuzione.
Gelera ha anche parlato del “Bonus Maroni”, spiegando che è la possibilità per i lavoratori di continuare l’attività lavorativa dopo i 62 anni e 41 anni di contribuzione, senza essere soggetti alla cosiddetta “quota 103” per la pensione. Ha notato che questo può comportare un aumento della retribuzione fino al raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia. Ha anche evidenziato il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl), che potrebbe diventare uno strumento efficace per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in futuro.