L’accordo tra la compagnia aerea italiana ITA Airways e il Gruppo di aviazione tedesco Lufthansa è stato al centro di recenti sviluppi e dibattiti, con il governo italiano che ha cercato di intervenire per garantire il suo successo. La questione ora è nelle mani di Bruxelles, che deve esprimere un parere sull’accordo che coinvolge il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano e i tedeschi, i quali hanno investito 325 milioni di euro per acquisire il 41% di ITA Airways. Tuttavia, ci sono questioni chiave da risolvere, tra cui la continuità o discontinuità tra la vecchia Alitalia e la nuova ITA, e soprattutto la questione degli slot aeroportuali.
La controversia sulla continuità o discontinuità è emersa a seguito di pronunciamenti contrastanti da parte di vari giudici del Tribunale di Roma, sezione lavoro. Mentre alcuni giudici hanno ordinato il reintegro di 244 lavoratori ex-Alitalia in ITA, altri hanno respinto le richieste avanzate da altre 841 persone. Fino ad ora, ITA Airways ha ottenuto 38 sentenze favorevoli e tre sfavorevoli o parzialmente sfavorevoli. Questa divergenza crea confusione e solleva interrogativi sulla natura della transizione da Alitalia a ITA.
Tuttavia, il principale ostacolo per l’autorizzazione di Bruxelles sembra essere il fatto che l’ingresso di Lufthansa in ITA non è stato ancora ufficialmente notificato all’antitrust europeo. Questa mancata notifica solleva domande sul motivo per cui, quattro mesi dopo la firma degli accordi, questa procedura non sia stata completata. Il governo italiano ha protestato contro i ritardi da parte di Bruxelles, ma sembra che siano gli avvocati di Lufthansa a rallentare il processo.
Secondo indiscrezioni, l’antitrust europeo avrebbe informato i legali di Lufthansa che l’acquisizione di ITA è condizionata alla rinuncia di alcune fasce orarie aeroportuali a Francoforte e Monaco, che vengono utilizzate per rotte transatlantiche. Questa è una questione estremamente delicata, e potrebbe spiegare perché Lufthansa non sembra affrettarsi a chiudere l’accordo. L’accordo con ITA deve essere finalizzato entro giugno 2024, altrimenti potrebbe decadere, quindi i tedeschi potrebbero utilizzare i prossimi otto mesi per negoziare con Bruxelles il numero di slot aeroportuali da mettere nuovamente sul mercato.