Il comandante generale Chance Saltzman ha annunciato che la Space Force degli Stati Uniti sta esplorando la possibilità di stabilire una linea diretta di comunicazione con la Cina per affrontare le crescenti sfide nello spazio. Questa iniziativa mirerebbe a prevenire potenziali crisi nel dominio spaziale e a mitigare le tensioni tra le due potenze.
La decisione finale spetta a Biden
Saltzman ha sottolineato l’importanza di avere un canale di comunicazione diretto tra la Space Force statunitense e la sua controparte cinese, riconoscendo il suo valore nel ridurre i rischi di incomprensioni o incidenti nello spazio. Tuttavia, ha chiarito che finora gli Stati Uniti non hanno intrapreso colloqui ufficiali con la Cina per istituire tale linea di comunicazione. La decisione in merito spetterebbe al Presidente Joe Biden e al Dipartimento di Stato.
Una succursale spaziale in Giappone
Questa discussione arriva in un contesto in cui la Space Force sta valutando l’opzione di stabilire una filiale in Giappone, secondo quanto riporta Reuters. Le crescenti ambizioni militari della Cina nell’Indo-Pacifico hanno suscitato preoccupazioni tra i suoi vicini, in particolare nel Paese del Sol levate, che osserva attentamente la situazione a Taiwan. La Cina ha rivendicato la sovranità su Taiwan e non ha escluso l’uso della forza per riportare l’isola sotto il suo controllo. Durante la visita di Saltzman a Tokyo, è emerso che la Space Force sta esaminando la possibilità di aprire una sede locale in Giappone. Sebbene i dettagli specifici non siano stati forniti, è stato menzionato il precedente istituito in Corea del Sud lo scorso anno.
Il contrasto delle attività della “zona grigia”
Saltzman ha enfatizzato l’importanza della cooperazione con paesi affini come il Giappone per sorvegliare e comprendere le attività nello spazio, specialmente per contrastare le “attività della zona grigia” come l’interferenza nei segnali satellitari. Ha dichiarato che è essenziale essere altamente sensibili a tali attività per evitare conflitti involontari. Va notato che anche la Space Force statunitense non ha una linea di comunicazione diretta con la sua omologa russa, sottolineando la complessità delle dinamiche nel dominio spaziale.