Il rover Curiosity della NASA ha finalmente raggiunto la Gediz Vallis Ridge su Marte dopo tre tentativi infruttuosi dovuti a rocce affilate e pendii ripidi. Questa cresta è una delle ultime caratteristiche geologiche ad essersi formate circa tre miliardi di anni fa durante uno dei periodi umidi su Marte. Il rover ha catturato un panorama marziano a 360 gradi composto da 136 foto della Mastcam.
La Gediz Vallis Ridge è stata testimone di potenti colate detritiche che in passato hanno trasportato fango e massi, anche se nel corso degli anni sono stati erosi dal vento. Questi resti sono una preziosa capsula temporale geologica che permetterà a Curiosity di studiare il passato acquatico del pianeta.
Curiosity ha trascorso 11 giorni esplorando la cresta, scattando foto e analizzando le rocce oscure che la compongono. Queste rocce sembrano essere state trasportate giù dalle pendici superiori, offrendo agli scienziati una rara opportunità di studiare il materiale nella parte superiore della montagna.
L’arrivo del rover sulla Gediz Vallis Ridge ha anche consentito agli scienziati di osservare da vicino i resti erosi di un fenomeno geologico noto come “debris flow fan”, simile a una formazione comune sulla Terra ma ancora poco compresa su Marte.
Il geologo William Dietrich, membro del team di missione, ha sottolineato l’importanza di comprendere questi eventi non solo su Marte ma anche sulla Terra, dove rappresentano un pericolo naturale. Mentre gli scienziati continuano ad analizzare i dati e le immagini raccolte da Curiosity sulla Gediz Vallis Ridge, il rover si prepara a una nuova sfida: trovare un percorso per il canale di detriti, un elemento chiave per comprendere come e dove l’acqua scorreva lungo le pendici del Mount Sharp.