Luna: la nuova ipotesi riguardo l’acqua è basata sulla missione Chandrayaan 1

L’acqua sulla Luna è stata a lungo un enigma, e ora una nuova ricerca basata su dati della missione indiana Chandrayaan 1 potrebbe cambiare la nostra comprensione di come si forma l’acqua sulla superficie lunare. Mentre in passato si credeva che l’acqua ghiacciata presente sulla Luna fosse principalmente il risultato dell’interazione con il vento solare, i recenti studi suggeriscono che gli elettroni ad alta energia provenienti dalla magnetosfera terrestre potrebbero svolgere un ruolo cruciale in questo processo.

I ricercatori dell’Università delle Hawaii a Manoa, guidati dal geologo planetario Shuai Li, hanno esaminato attentamente i dati raccolti durante la missione Chandrayaan 1, che ha esplorato la Luna tra il 2008 e il 2009. Ciò che hanno scoperto sfida le convinzioni precedenti sulla formazione dell’acqua lunare. In particolare, hanno concentrato la loro attenzione sulla “coda” della magnetosfera terrestre, una zona in cui si accumulano elettroni ad alta energia. Questa regione si forma sul lato in ombra della Terra, lontano dall’influenza diretta del vento solare.

L’idea alla base di questa ricerca è che la coda magnetica terrestre potrebbe essere un fattore chiave nella creazione di acqua sulla Luna. In passato, si credeva che la formazione dell’acqua lunare fosse principalmente dovuta all’azione del vento solare, che colpiva la superficie lunare quando il nostro satellite era al di fuori della coda magnetica terrestre. Tuttavia, i dati raccolti dalla Chandrayaan 1 dimostrano che la formazione di acqua è sorprendentemente simile sia quando la Luna si trova all’interno della coda magnetica che quando ne esce.

Questa scoperta suggerisce che potrebbero esserci altri meccanismi di formazione dell’acqua o fonti d’acqua aggiuntive oltre a quelli legati al vento solare. In particolare, gli elettroni ad alta energia sembrano influenzare la formazione dell’acqua in modo simile ai protoni del vento solare. Questa è un’importante svolta, poiché indica che la Luna potrebbe contenere più acqua di quanto si pensasse in precedenza. Comprendere meglio la formazione dell’acqua lunare è essenziale per le future missioni spaziali e l’esplorazione umana della Luna, in quanto l’acqua è una risorsa preziosa che potrebbe supportare la vita e le future attività umane sul nostro satellite naturale.

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