Nella regione della Sicilia, un eccezionale progetto di scavi archeologici denominato “Scavi Leontinoi 2023” ha rivelato importanti scoperte nel Parco archeologico Leontinoi e Megara grazie alla collaborazione tra l’Assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana e l’Università degli Studi di Tor Vergata. Questa campagna di scavi è stata condotta dall’equipe composta da circa trenta studenti di archeologia, guidati dalle professoresse Marcella Pisani e Alessandra Molinari, ed è iniziata il 28 agosto.
Tra le scoperte più significative si annovera la riemersione di un tempio monumentale di tipo a cella senza colonnato greco, risalente al VI secolo avanti Cristo, ma ancora in uso nella prima età ellenistica. Questo ritrovamento è di grande valore storico-archeologico e contribuirà alla valorizzazione e alla tutela del Parco di Leontinoi, oltre a potenziare il turismo nella regione.
Inoltre, nell’area circostante sono state individuate delle latomie, cioè cave utilizzate per i lavori forzati di delinquenti comuni, prigionieri di guerra e avversari politici. Queste strutture testimoniano aspetti importanti della storia penale e delle pratiche di punizione dell’antica Sicilia. Non meno affascinanti sono le strutture medievali scoperte, che probabilmente erano utilizzate come luoghi di culto nel XIII secolo. Questi reperti offrono una finestra unica sulla storia religiosa e sociale della regione in quel periodo.
L’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione tra istituzioni culturali, ricerca scientifica, enti locali e aziende private per la valorizzazione del patrimonio culturale e il potenziamento del turismo. Questi ritrovamenti rappresentano un passo significativo verso una maggiore comprensione della storia della Sicilia e delle sue radici culturali.