I corvi, noti per la loro intelligenza, dimostrano ora di essere in grado di utilizzare la statistica per prendere decisioni basate sulla probabilità di ricevere una ricompensa. Questo è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Tubinga, in Germania, che è stato pubblicato sulla rivista Current Biology. Questa scoperta getta luce sulla straordinaria intelligenza di questi uccelli e può aiutare gli scienziati a comprendere meglio l’evoluzione dell’intelligenza.
I corvi sono noti per avere cervelli relativamente grandi e una regione cerebrale chiamata prosencefalo, che è associata al ragionamento statistico e analitico negli esseri umani. Queste caratteristiche cerebrali rendono i corvi capaci di svolgere attività intelligenti, come l’uso di strumenti per cacciare insetti o la comprensione del concetto di zero come quantità numerica.
Nello studio, i ricercatori hanno addestrato due corvi a scegliere tra diverse immagini al fine di ottenere cibo. Successivamente, hanno introdotto il concetto di probabilità, in modo che non tutte le scelte portassero a una ricompensa. I corvi hanno imparato rapidamente a associare ciascuna immagine a una diversa probabilità di ricompensa, dimostrando una comprensione dell’inferenza statistica. Questa abilità implica l’utilizzo di informazioni limitate per prendere decisioni, ed è stata tradizionalmente considerata un tratto unicamente umano.
Durante le prove, i corvi hanno continuato a scegliere l’opzione con la maggiore probabilità di ricompensa, confermando la loro capacità di utilizzare l’inferenza statistica. Inoltre, anche dopo un mese senza addestramento, i corvi hanno dimostrato di ricordare le probabilità di ricompensa e di prendere decisioni basate su di esse.
Questi risultati evidenziano le straordinarie capacità cognitive dei corvi e sfidano la concezione tradizionale secondo cui l’inferenza statistica è un tratto esclusivamente umano. L’abilità dei corvi di utilizzare la statistica per prendere decisioni può fornire nuove informazioni sulla natura dell’intelligenza animale e sull’evoluzione del pensiero statistico in diverse specie. La ricerca dimostra che le capacità cognitive complesse possono emergere in rami diversi dell’albero evolutivo, sottolineando la diversità e la versatilità del mondo animale.