Nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, è stato annunciato un divieto di disboscamento con l’obiettivo di creare una nuova area protetta per i koala e salvare questa specie dall’estinzione. Questa iniziativa, applicata nello stato più popoloso dell’Australia, noto anche per ospitare Sydney, è stata accolta con favore dagli ambientalisti, ma ha suscitato anche alcune critiche.
Il divieto di abbattimento degli alberi coprirà un’area di circa 8.400 ettari di foresta, che è già uno dei luoghi più importanti per i koala, noti per essere seriamente minacciati. Questa area diventerà parte integrante del progetto denominato “The Great Koala National Park,” un Parco Nazionale dei Grandi Koala che si estenderà su 315.000 ettari lungo la costa centro-settentrionale. L’obiettivo di questo parco è quello di proteggere i koala dall’estinzione nell’intero stato.
Secondo Brad Smith, amministratore delegato ad interim del Nature Conservation Council, questa zona rappresenta “l’habitat per i koala più importante al mondo”. La decisione del governo di New South Wales è stata vista come un passo avanti significativo nella conservazione di questa specie iconica, riconoscendo che il disboscamento ha avuto un impatto devastante sulla loro popolazione insieme alla siccità e agli incendi boschivi.
Tuttavia, non tutti concordano con questa iniziativa. Sue Higginson, portavoce dei Verdi, ha criticato la misura definendola “un regalo all’industria del legno”. Ha sottolineato che il 58% della popolazione di koala nell’area proposta rimarrà non protetto dal divieto di disboscamento, e ha anche evidenziato che il disboscamento potrebbe continuare nell’area del Great Koala National Park almeno fino al 2025 a causa dei tempi prolungati previsti per l’attuazione del divieto.
Il governo australiano ha classificato i koala come specie a rischio di estinzione nei territori del Queensland, del Nuovo Galles del Sud e del Territorio della Capitale Australiana (ACT). Questa specie, iconica per l’Australia, è passata da “non a rischio” a “vulnerabile” e poi alla categoria “in pericolo” secondo i parametri stabiliti dall’Environment Protection and Biodiversity Conservation Act del 1999, il principale riferimento legislativo per la protezione dell’ambiente e della fauna selvatica in Australia.