Leganerd.com
Menu

Robot con pelle sensibile agli stimoli e che si autorigenera: la nuova frontiera della bio-cibernetica

Una coppia di ricercatori ha creato una pelle vivente fatta di funghi, ispirandosi direttamente al film del 1984 "The Terminator"

Robot con pelle sensibile agli stimoli e che si autorigenera: la nuova frontiera della bio-cibernetica

La scienza avanza costantemente, spesso portando a sviluppi sorprendenti. Questa volta, i ricercatori Antoni Gondia e Andrew Adamatzky ci stanno dimostrando quanto sia possibile con la scienza moderna. La loro ultima impresa? Creare una pelle fatta di funghi per i robot.  L’obiettivo principale di Gondia e Adamatzky era ricreare una scena iconica di Terminator in cui uno dei robot riceve un impianto di pelle “viva”. Sebbene questa pelle sia un’aggiunta esterna, è dotata della straordinaria capacità di raccogliere dati e di autoripararsi in caso di danni.

Un cyborg trasformato in una “entità bio-cibernetica” grazie alla nuova pelle

I ricercatori hanno utilizzato un tipo di fungo chiamato Ganoderma Sessile per coprire un modello di robot, creando un sottile strato di pelle bio-cibernetica. Questa pelle è leggera e sensibile al tatto, ed è in grado di autoripararsi quando danneggiata, a patto che venga nutrita con le sostanze necessarie per la rigenerazione. I risultati della ricerca di Gondia e Adamatzky, pubblicati alla fine di agosto 2023, sono promettenti. Hanno descritto questa pelle fungina come “micelio sessile di Ganoderma vivente, auto-rigenerante e reattivo” che ha trasformato un “modello cyborg” in una “entità bio-cibernetica.” Una delle caratteristiche più affascinanti di questa pelle fungina è la sua sensibilità sensoriale. Mentre le pelli di silicone tradizionali hanno limitate capacità sensoriali e sono costose da produrre, questa offre un’opportunità più economica e accessibile per la raccolta dati sensoriali.

Cosa ci riserva il futuro in questo campo?

Andrew e Antoni sperano che la loro ricerca possa aprire la strada alla creazione di tessuti simili da utilizzare sugli edifici per regolare la temperatura. È importante notare che gli sviluppi nel campo della robotica e della biotecnologia continuano a progredire rapidamente. Anche se l’idea di una pelle robotica derivante da funghi può sembrare impressionante, ricordiamo che gli scienziati giapponesi hanno già creato una sostanza flessibile e autorigenerante per coprire un dito robotico, utilizzando cellule di pelle umana. In ogni caso, sembra che si stia procedendo verso la creazione di cyborg sempre più simili agli esseri umani.

Ti potrebbero interessare