Questi robot, alimentati dall’intelligenza artificiale (IA), stanno rapidamente cambiando il volto della guerra e del potere militare, plasmando l’escalation della rivalità tra due superpotenze globali: Stati Unito e Cina. Uno dei punti cruciali è il modo in cui i robot possono essere più economici e veloci da costruire rispetto alle controparti umane.
L’Australia si prepara con i Ghost Shark
L’Australia, uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti, sta svolgendo un ruolo significativo in questa corsa all’IA militare. Per affrontare la crescente minaccia della Cina, l’Australia sta esplorando due approcci molto diversi per rafforzare la sua capacità militare. Secondo quanto riporta Reuters, il primo è costoso e richiede molto tempo: la costruzione di una flotta di 13 sottomarini d’attacco a propulsione nucleare, un progetto che costerà più di 28 miliardi di dollari australiani a testa e richiederà molto tempo per essere completato. Per questa nuova flotta, il contribuente australiano sborserà in media più di 28 miliardi di dollari australiani (18 miliardi di dollari) a testa. E l’ultimo sottomarino non arriverà prima della metà del secolo. Il secondo approccio è economico e veloce: il lancio di tre sottomarini senza equipaggio dotati di IA, noti come Ghost Sharks. Questi sottomarini costeranno poco più di 23 milioni di dollari australiani ciascuno, meno dell’1% del costo dei sottomarini nucleari, e saranno consegnati entro il 2025. La differenza principale tra questi due tipi di sottomarini è la complessità e le dimensioni. Mentre il Ghost Shark è grande quanto uno scuolabus e non ha uno scafo in pressione tradizionale, il sottomarino nucleare australiano sarà lungo come un campo da calcio e avrà un equipaggio di 132 persone. Questo enorme divario nei costi e nella velocità di consegna dimostra come l’automazione alimentata dall’IA stia rivoluzionando la progettazione e la produzione di armi militari.
La sfida dell’IA nella guerra e nella rivalità tra Cina e Stati Uniti
La sfida dell’IA nella competizione militare tra Cina e Stati Uniti sta rivoluzionando il concetto stesso di potere militare. L’Australia, in particolare, potrebbe disporre di decine di robot autonomi che pattugliano le profondità oceaniche anni prima che il suo primo sottomarino nucleare entri in servizio. Questo cambiamento è guidato dalla necessità di rapidità, dato che la Defense Strategic Review del governo australiano ha rilevato la crescente minaccia cinese e la possibilità di una crisi con poco o nessun preavviso. Gli Stati Uniti, insieme ai loro alleati, vogliono preservare il loro dominio economico e militare mentre la Cina cerca di prendersi la scena. La tecnologia, in particolare l’IA, svolge un ruolo cruciale in questa competizione.
Le armi autonome e il futuro della guerra
Le armi autonome, come i Ghost Shark, rappresentano una svolta paragonabile all’introduzione delle armi nucleari. Questi robot possono prendere decisioni letali in modo autonomo e hanno il potenziale per rivoluzionare la guerra in molti modi. Possono operare in squadre, compensando il vantaggio numerico dell’avversario. Inoltre, possono eseguire manovre che nessun veicolo militare convenzionale potrebbe eseguire. L’IA potrebbe anche essere utilizzata per il “micro-targeting“, attaccando bersagli specifici basandosi su dati personali dettagliati. Per questo ed alti motivi, la crescente autonomia delle armi solleva importanti preoccupazioni etiche e legali. La comunità internazionale sta cercando di sviluppare regole e norme per regolamentare l’uso delle armi autonome, ma il quadro normativo è ancora in fase di sviluppo. In conclusione, la corsa all’impiego di robot autonomi e intelligenti alimentati dall’IA sta cambiando il volto della competizione militare tra Stati Uniti, Cina e altri attori globali. L’IA offre una maggiore velocità di consegna e una migliore capacità di analisi dei dati, ma solleva anche importanti preoccupazioni etiche e legali che richiederanno un’attenzione costante da parte della comunità internazionale.