Il rinnovo del contratto per medici, veterinari e dirigenti sanitari rimane un tema cruciale con due punti centrali da risolvere: l’orario di lavoro e le risorse disponibili. Questo è quanto emerso da una nota congiunta dei sindacati Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed, che hanno consegnato proposte comuni all’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) in vista delle trattative in corso. Gli accordi derivanti da queste proposte, se accettati, potrebbero condurre rapidamente alla firma di un contratto molto atteso dalla categoria medica.
I sindacati sottolineano che i punti chiave che richiedono risoluzione sono gli stessi che avevano portato le organizzazioni sindacali a respingere il testo proposto a luglio, causando il rinvio delle discussioni a settembre. La questione principale riguarda l’orario di lavoro, insieme ai fondi contrattuali, ma vi sono anche altre questioni in gioco, come il servizio fuori sede, la rappresentatività e il patrocinio legale.
La preoccupazione dei sindacati è aggravata dalla carenza di risorse, che sottolineano essere un problema critico. Questa preoccupazione si basa anche sulle anticipazioni relative alla prossima manovra finanziaria, che sembrano ignorare la grave crisi che il Servizio Sanitario Nazionale sta attraversando, non fornendo i 4 miliardi di euro necessari per garantire la sua sopravvivenza. Inoltre, questa manovra finanziaria non sembra essere in grado di adeguare gli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione all’inflazione.
I sindacati sottolineano l’importanza di migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita dei medici e dei dirigenti sanitari come un modo essenziale per frenare la fuga di professionisti dalla sanità pubblica. In un momento in cui l’assistenza sanitaria è più importante che mai, il rinnovo del contratto e la risoluzione delle problematiche principali sono visti come passi fondamentali per garantire una forza lavoro stabile e motivata nel settore della salute pubblica.