Secondo alcune ricostruzioni pubblicate dai media americani, Andy Jassy avrebbe suggerito ai dipendenti di Amazon di rassegnarsi all’idea di tornare al vecchio modello di lavoro in presenza. “È finito il tempo delle discussioni, ora bisogna adempiere ai propri doveri», avrebbe aggiunto.
A maggio Amazon aveva annunciato che presto avrebbe chiesto ai suoi dipendenti di lavorare in presenza, in ufficio, per almeno tre giorni a settimana. I restanti due giorni potranno essere trascorsi in telelavoro, a patto che questo venga comunicato al proprio responsabile. L’annuncio era stato accolto da forti proteste, una petizione firme e costanti minacce di sciopero.
«Se non credi di poter adempiere a queste regole, probabilmente Amazon non è il tuo posto, perché torneremo sicuramente a lavorare in ufficio almeno tre volte a settimana», ha spiegato Jassy.
A luglio, Insider aveva rivelato che Amazon starebbe cercando di imporre di presentare le proprie dimissioni a quei dipendenti che non ne vogliono sapere di tornare in ufficio. Mentre The Verge scrive che l’annuncio dell’introduzione di un modello ibrido avrebbe già provocato diverse dimissioni di massa in alcuni dei principali dipartimenti dell’azienda.
Il telelavoro era diventato improvvisamente popolare tra il 2020 e il 2021. All’epoca si trattava, chiaramente, di una scelta imposta dall’emergenza pandemica. Ad ogni modo, sembrava che la pandemia avesse portato alla creazione di un nuovo paradigma e che il modello del cosiddetto smart working sarebbe rimasto, dove possibile, in vigore anche dopo la fine dell’emergenza. Numerose aziende tech avevano annunciato l’intenzione di introdurre un nuovo modello decentralizzato.
Alla fine le cose sono andate diversamente: Microsoft, Apple e Amazon hanno da tempo imposto ai loro dipendenti di tornare in ufficio per almeno due o tre giorni a settimana. Perfino Zoom, il colosso delle teleconferenze e di gran lunga l’azienda che aveva beneficiato di più dal modello del telelavoro, ha recentemente comunicato ai suoi dipendenti l’obbligo di spendere in ufficio almeno parte della loro settimana lavorativa.