L’Inps ha recentemente pubblicato nuove istruzioni riguardo all’Assegno unico per i figli, focalizzandosi principalmente sulle modalità di correzione delle attestazioni Isee e sulle nuove procedure per le domande presentate a partire da quest’anno. Questi aggiornamenti comportano notevoli cambiamenti nei tempi e nei requisiti per ricevere questo beneficio.
In passato, l’Assegno unico veniva erogato anche in presenza di omissioni o difformità nei dati dichiarati relativi al patrimonio mobiliare e ai redditi familiari. Tuttavia, ora l’Inps può richiedere ulteriori documentazioni in questi casi e gli utenti hanno tre opzioni per regolarizzare la loro situazione.
La prima opzione consiste nella presentazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) priva di difformità. In alternativa, è possibile chiedere al Caf intermediario (nel caso in cui si siano verificati errori materiali) di apportare correzioni alla Dsu trasmessa in precedenza. Infine, è possibile presentare la documentazione che attesta la completezza e la veridicità dell’Isee all’ufficio Inps territoriale di riferimento, in particolare per quanto riguarda le omissioni e le difformità.
Un importante cambiamento riguarda il momento in cui queste omissioni o difformità avranno un impatto sull’Assegno unico. In precedenza, si pensava che ciò sarebbe avvenuto a partire da settembre, ma ora è stato fissato a novembre. Da quel momento in poi, la presenza di queste irregolarità nell’Isee comporterà l’assegnazione degli importi minimi dell’Assegno Unico. L’Inps informerà gli utenti di tali difformità tramite posta elettronica certificata (Pec), email o messaggio SMS, e la regolarizzazione potrà essere effettuata seguendo una delle tre modalità previste.
L’Assegno Unico Universale (AUU) è un beneficio che spetta alle famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, senza limiti di età per i figli con disabilità. L’Isee è fondamentale in questo contesto poiché l’importo mensile dell’Assegno Unico viene calcolato in base a questo indicatore, seguendo specifiche tabelle. Tuttavia, è importante notare che l’Assegno viene erogato anche in assenza di Isee, ma in quel caso, l’importo sarà il minimo previsto per legge, che ammonta a 54,1 euro per ciascun figlio minore senza Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro. Il tetto massimo del sussidio arriva a 189,2 euro per ciascun figlio minore con un Isee fino a 16.216 euro.