Dropbox ha annunciato che non offrirà più il suo piano di archiviazione illimitato. Faceva parte della sottoscrizione Advanced, che è dedicata alle aziende e alle organizzazioni private. L’azienda ha motivato la decisione spiegando di aver notato alcune anomalie: il piano veniva usato per una serie di operazioni che Dropbox definisce “losche”.
“Abbiamo notato che alcuni individui usavano il piano Advanced non per gestire un’azienda o un’organizzazione, bensì per scopi non consentiti e legati alle criptovalute”. Nello specifico, alcuni “furbastri” lo usavano per generare Chia, una criptovaluta che si estrae sfruttando lo spazio d’archiviazione degli hard disk — a differenza del mining di altre criptovalute, che richiede al contrario potenti GPU o CPU.
Dropbox ha sottolineato che chi sfruttava il piano Advanced per il mining, in media, consumava “migliaia di volte” lo spazio normalmente sfruttato da un normale cliente business. “Stavano creando un’esperienza poco sicura ed affidabile per tutti gli altri clienti”, ha quindi aggiunto l’azienda.
Dropbox ha aggiunto che la stragrande maggioranza dei clienti business non arriva ad occupare più di 35TB di spazio d’archiviazione. Chi faceva soldi attraverso il mining di Chia, molto spesso, arrivava a consumare oltre 1000TB. D’ora in avanti, Dropbox addebiterà ai clienti un costo mensile proporzionale alla quantità di spazio d’archiviazione in cloud utilizzato.