L’accesso alla pensione anticipata a 63 anni è possibile attraverso diverse opzioni, tra cui l’Ape sociale, un’indennità erogata fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia o l’ottenimento della pensione anticipata. Questo può essere ottenuto anche senza l’utilizzo della Quota 103. Ad esempio, per lasciare il lavoro a 63 anni sono richiesti 30, 32 o 36 anni di contributi.
Una possibilità è l’Ape sociale, che potrebbe allargare il suo ambito. Questa indennità è erogata dall’Inps e destinata a coloro che hanno almeno 63 anni e non percepiscono già una pensione diretta in Italia o all’estero. Tale indennità può essere erogata fino all’età della pensione di vecchiaia o al conseguimento di una pensione anticipata.
Ulteriori interventi normativi hanno prorogato la scadenza dell’Ape sociale al 31 dicembre 2023. I requisiti variano per i diversi settori, come nel caso dell’edilizia, dove sono richiesti 30 anni di contributi per l’accesso all’Ape sociale in caso di disoccupazione.
Chi ha percepito la Naspi può ugualmente accedere all’uscita anticipata tramite l’Ape sociale, purché si trovi in situazioni quali disoccupazione, invalidità almeno al 74% o che sia un caregiver. Inoltre, nel campo dell’edilizia, è possibile richiedere la pensione anticipata al raggiungimento di 36 anni di contributi, con sette degli ultimi dieci anni spesi in quella mansione.
Per i dipendenti delle imprese edili e settori affini, è sufficiente avere 63 anni e 32 anni di contributi, con specifici codici Ateco. Questo vale anche per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica o terracotta.