Negli ultimi anni, la corsa allo Spazio ha assunto una nuova dimensione, con le potenze globali che cercano di assicurarsi una posizione dominante non solo per scopi esplorativi, ma anche per garantire la sicurezza e l’avanzamento delle proprie tecnologie. Una mossa recente degli Stati Uniti sottolinea l’importanza crescente della sicurezza spaziale.
Il 11 agosto, la United States Space Force (USSF) ha attivato la 75th Intelligence, Surveillance and Reconnaissance Squadron (ISRS), la sua prima e unica unità dedicata al sabotaggio dei satelliti di altre nazioni e delle stazioni di terra che li supportano. Questa informazione proviene direttamente da una relazione di Space.com.
La 75th ISRS, situata nella Peterson Space Force Base in Colorado, è parte di Space Delta 7, un elemento dell’USSF incaricato di fornire informazioni sulle capacità spaziali avversarie. Il suo ruolo principale sarà quello di analizzare le capacità dei potenziali bersagli, localizzarli, tracciarli e partecipare alle operazioni di targeting. Quest’ultimo termine si riferisce presumibilmente alla distruzione o alla perturbazione dei satelliti avversari, delle stazioni di terra che li supportano e delle trasmissioni.
Master Sgt. Desiree Cabrera, sovrintendente delle operazioni della 75th ISRS, ha sottolineato l’importanza rivoluzionaria di questa nuova unità, affermando che contribuirà a cambiare radicalmente le capacità di targeting non solo della Space Force, ma dell’intero apparato militare statunitense.