Nel corso del 2022, è stato lanciato un numero senza precedenti di oltre 2.400 satelliti in orbita intorno alla Terra, segnalando un allarmante aumento rispetto agli anni precedenti. Questa accelerazione nella messa in orbita di satelliti rappresenta una sfida significativa in termini di congestione spaziale e sicurezza orbitale. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato il suo rapporto annuale sull’ambiente spaziale nel 2023, sollevando preoccupazioni sulle conseguenze negative di tale crescita esponenziale.
La proliferazione di satelliti può portare a un aumento delle collisioni sia tra satelliti stessi che con i loro frammenti, il che può causare gravi danni agli altri dispositivi spaziali e veicoli che condividono le stesse orbite. L’ESA evidenzia che se questa tendenza di crescita non viene contenuta, il rischio di collisioni nello spazio aumenterà in modo significativo, mettendo a rischio sia la funzionalità dei satelliti che la sicurezza dei voli spaziali diretti verso destinazioni più remote.
Attualmente, nell’orbita terrestre bassa (entro i 2.000 chilometri di altitudine), sono già presenti oltre 30.000 frammenti di detriti spaziali più grandi di 10 centimetri. Tuttavia, questa cifra rappresenta solo una parte dell’intera situazione, poiché non tiene conto degli oggetti più piccoli non ancora tracciati. Secondo le stime dell’ESA, il totale degli oggetti in orbita terrestre con dimensioni superiori a 1 centimetro potrebbe superare il milione.
Il rapporto evidenzia che, per i satelliti che operano in orbite inferiori ai 600 chilometri, è più probabile che si rendano necessarie manovre anti-collisione per evitare altri satelliti. Tuttavia, ad altitudini più elevate, il rischio di collisione con frammenti e detriti diventa maggiormente critico.
Nel 2022, è stato registrato un numero senza precedenti di oggetti costruiti dall’uomo che sono rientrati nell’atmosfera terrestre, quasi 2.500. Questo fenomeno è principalmente attribuibile ai numerosi frammenti generati dai test anti-satellite condotti in orbita. Inoltre, è stato notato che oltre l’80% dei satelliti lanciati nel 2022 è destinato a decadere verso la Terra entro due anni dalla loro messa in orbita, una volta conclusa la loro vita operativa.