In Israele è stata effettuata una scoperta di grande rilevanza che potrebbe rivoluzionare la comprensione dell’urbanizzazione nella regione. Si tratta di un antico portale risalente a circa 5.500 anni fa, svelato dall’Autorità Israeliana per le Antichità. Questo ritrovamento potrebbe spostare indietro nel tempo la storia dell’urbanizzazione israeliana di molti secoli. Il portale è stato trovato nell’antica città di Tel Erani, situata vicino a Kiryat Gat, a sud di Tel Aviv.
La direttrice degli scavi, Emily Bischoff, ha spiegato che questa porta rappresenta la più antica fino ad ora conosciuta in Israele. È un’imponente struttura costruita con una combinazione di pietre monolitiche e mattoni di fango. Questo portale rappresenta un importante reperto archeologico in quanto è stato eretto nel primo periodo del bronzo, contraddicendo le precedenti supposizioni che l’urbanizzazione nella zona fosse iniziata circa 5.200 anni fa.
La scoperta è stata effettuata nell’antica città di Tel Erani, che copriva circa 37 acri di terreno. Fondata intorno al 3.300 a.C., questa città rappresenta uno dei primi esempi di urbanizzazione in Israele. Gli scavi hanno rivelato una serie di caratteristiche che indicano l’urbanizzazione, come edifici pubblici, strade, mura di fortificazione e persino un possibile sistema di drenaggio. È interessante notare che è stata individuata anche una “stratificazione sociale”, suggerendo che alcuni abitanti avevano case più lussuose rispetto ad altri, in base al loro status sociale.
Il ricercatore dell’IAA, Martin-David Pasternak, ha sottolineato che questa porta avrebbe avuto un ruolo di grande importanza nella vita dell’antica città. Oltre a fungere da difesa, rappresentava un simbolo di potere e organizzazione politica, sociale ed economica. L’ingresso attraverso questa maestosa porta avrebbe trasmesso l’idea di accedere a un insediamento di grande rilevanza.