La sonda Parker della NASA sta attualmente effettuando una correzione di rotta per il suo prossimo incontro ravvicinato con Venere, programmato per il 21 agosto. Questa manovra è stata necessaria per garantire un passaggio preciso vicino a Venere, in modo da sfruttarne la gravità e ottenere una spinta che permetterà alla sonda di avvicinarsi ulteriormente al suo obiettivo finale: il Sole. Anche se la manovra è durata solo 4,5 secondi e ha coperto una traiettoria di circa 124 chilometri, è fondamentale per cambiare significativamente la velocità e la distanza della sonda dal Sole.
Yanping Guo, responsabile della progettazione della missione e della navigazione della sonda presso il Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University, spiega che nonostante la sonda viaggi attualmente a una velocità di circa 14 chilometri al secondo, questa piccola correzione di traiettoria è di importanza cruciale per ottenere l’effetto di spinta gravitazionale desiderato da Venere. Questa spinta avrà un impatto significativo sulla velocità e sulla distanza della sonda Parker dal Sole.
Il prossimo traguardo della sonda è il 27 settembre 2023, quando raggiungerà una velocità e una distanza record dal Sole. Si avvicinerà a soli 7,2 milioni di chilometri dalla superficie solare, viaggiando a oltre 635mila chilometri all’ora. Tuttavia, la destinazione finale sarà raggiunta solo dopo l’ultimo incontro ravvicinato con Venere. In quel momento, la sonda si avvicinerà a meno di 6 milioni di chilometri dalla superficie del Sole, raggiungendo una velocità di 690mila chilometri all’ora.
Una volta in questa posizione, la sonda Parker entrerà in un’orbita che attraverserà la corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera solare. Questa orbita consentirà alla sonda di misurare i campi magnetici e acquisire immagini ad alta risoluzione del Sole. In sintesi, la correzione di rotta attuale è fondamentale per garantire che la sonda Parker possa sfruttare la gravità di Venere e ottenere la spinta necessaria per raggiungere il suo obiettivo finale di esplorare la corona solare.