Con il suo programma di attese prime e scoperte provenienti da tutto il mondo, Locarno 76 ha offerto al pubblico un viaggio senza frontiere fra le strade più entusiasmanti del cinema contemporaneo. I numerosi sold-out nelle sale, così come l’alta presenza di giovani e giovanissimi davanti al grande schermo hanno caratterizzato un’edizione all’insegna dell’inclusività e dell’accessibilità, che con il suo programma ha rilanciato la centralità del cinema indipendente e d’autore. Il palmarès dell’edizione ha incoronato Mantagheye bohrani (Critical Zone) di Ali Ahmadzadeh,film realizzato clandestinamente tra le strade di Teheran, aggirando i divieti delle autorità iraniane.
I premi gender-neutral introdotti quest’anno per la migliore interpretazione sono stati attribuiti a quattro attrici e un attore che con le loro performance hanno illuminato il Concorso internazionale e il Concorso Cineasti del presente. Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, ha così commentato:
Un’edizione entusiasmante che ha ribadito la centralità del Locarno Film Festival. La sua capacità di esplorare il cinema contemporaneo in tutte le sue forme riuscendo a coinvolgere un pubblico generoso, curioso e appassionato che ha gremito Piazza Grande e le sale all’inverosimile. Un’edizione eccellente, con un + 10% di pubblico, caratterizzato da una selezione salutata con entusiasmo da stampa specializzata, cinefili e pubblico!
Piazza Grande ha fatto da cornice all’evento con la sua proposta aperta e popolare, segnata dalle risate del titolo di apertura, ovvero L’Étoile Filante, dall’emozionante ritorno di Ken Loach con The Old Oak, dall’immersione nella natura di Luc Jacquet, dalle premiazioni di figure chiave del cinema mondiale come Pietro Scalia, Tsai Ming-liang e Marianne Slot. A chiudere, questa edizione, sarà il film Shayda, che sarà presentato dalla regista Noora Niasari e dall’attrice Zar Amir Ebrahimi: un racconto al femminile in cui tornano le lotte per i diritti civili che caratterizzano l’Iran e che ha conquistato la scorsa edizione del Sundance. Con 214 film in programma e 466 proiezioni, anche le sale del Festival si sono riempite, grazie a un Concorso internazionale che ha dato spazio a ogni genere cinematografico e permesso di comprendere meglio il nostro presente, ma anche grazie all’audacia del Concorso Cineasti del presente e dei Pardi di domani, alla ricchezza degli scambi avvenuti durante le Conversazioni aperte al pubblico e, infine, alla Retrospettiva, che ha fatto scoprire e assaporare le mille tinte cromatiche del cinema popolare messicano.
Ecco i premiati del Concorso internazionale:
- Pardo d’oro, Gran Premio del Festival della Città di Locarno per il miglior film
MANTAGHEYE BOHRANI (CRITICAL ZONE) di Ali Ahmadzadeh, Iran/Germania - Premio speciale della giuria dei Comuni di Ascona e Losone
NU AȘTEPTA PREA MULT DE LA SFÂRȘITUL LUMII (DO NOT EXPECT TOO MUCH FROM THE END OF THE WORLD) di Radu Jude, Romania/Lussemburgo/Francia/Croazia - Pardo per la migliore regia della Città e della Regione di Locarno
Maryna Vroda per STEPNE, Ucraina/Germania/Polonia/Slovacchia - Pardo per la migliore interpretazione
Dimitra Vlagopoulou per ANIMAL di Sofia Exarchou, Grecia/Austria/Romania/Cipro/Bulgaria - Pardo per la migliore interpretazione
Renée Soutendijk per SWEET DREAMS di Ena Sendijarević, Paesi Bassi/Svezia/Indonesia/La Riunione - Menzione speciale
NUIT OBSCURE – AU REVOIR ICI, N’IMPORTE OÙ di Sylvain George, Francia/Svizzera
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