L’obiettivo di rendere sostenibile l’estrazione del litio è una sfida di notevole rilievo. Attualmente, il mercato del litio, elemento cruciale per le batterie e la transizione energetica, è ampiamente dominato dalla Cina e comporta considerevoli impatti ambientali. Tuttavia, si prospetta una possibile soluzione tecnologica in grado di rivoluzionare questa situazione.
La crescente richiesta di litio per le batterie elettriche è prevista aumentare ben nove volte entro il 2050. Ciò suscita preoccupazioni riguardo alla disponibilità dell’offerta e alla dipendenza geopolitica dalla Cina, che attualmente controlla quasi un terzo delle forniture globali di litio, generando apprensione tra Unione Europea e Stati Uniti.
La soluzione potrebbe giungere attraverso l'”estrazione diretta”, una tecnologia che potrebbe radicalmente trasformare l’intero panorama dell’estrazione del litio. Questo metodo permetterebbe l’estrazione da depositi altrimenti poco sfruttabili, come quelli presenti nei campi petroliferi del Nord America, riducendo al contempo l’impatto ambientale.
L’estrazione diretta offre notevoli vantaggi, tra cui apparecchiature compatte e tempi operativi più brevi. Tuttavia, prima che questa tecnologia possa essere pienamente adottata, devono essere superate sfide di natura tecnica.
Le compagnie petrolifere mostrano un certo interesse nell’approccio dell’estrazione diretta, che offre una possibile diversificazione delle loro attività. Ad esempio, le acque reflue provenienti dai campi petroliferi negli Stati Uniti potrebbero generare ben 225.000 tonnellate di litio all’anno.
Tra le sfide principali vi è l’adattamento dei sorbenti chimici alle variazioni presenti nei depositi. L’industria petrolifera possiede dati preziosi che potrebbero semplificare la fase di studio dei sedimenti.
Un settore del litio europeo e nordamericano attrae sia l’interesse dei governi che delle case automobilistiche. La creazione di una filiera sostenibile richiederà soluzioni a queste sfide tecniche, nonché una collaborazione internazionale. Esempi concreti includono Stellantis, proprietaria del marchio Fiat, che è diventata un importante azionista di un’azienda impegnata nell’estrazione diretta.