La NASA ha captato un segnale debole proveniente dalla sonda Voyager 2, offrendo la speranza di ristabilire i contatti con la navicella. Le sonde spaziali Voyager 1 e Voyager 2 sono state lanciate nel 1977 per esplorare il Sistema Solare. Dopo aver raggiunto Giove, Saturno, Urano e Nettuno, entrambe le sonde hanno proseguito il loro viaggio nello Spazio interstellare. Attualmente, Voyager 1 si trova a circa 24 miliardi di chilometri dalla Terra, mentre Voyager 2 è a 20 miliardi di chilometri.
Il contatto con la Voyager 2 è stato perso a causa di un comando errato inviato dalla NASA, che ha orientato l’antenna della sonda in modo sbagliato. Di conseguenza, la navicella non è in grado di ricevere segnali o trasmettere dati alla Terra. Tuttavia, è previsto un reset dei sistemi per recuperare il corretto orientamento e ristabilire la comunicazione.
Questo non è il primo incidente di perdita di contatti con le sonde Voyager. Nel 2020, Voyager 2 aveva già ripreso a comunicare dopo dieci giorni di silenzio a causa di una manovra programmata che avrebbe dovuto calibrare alcuni strumenti. Gli ingegneri della NASA avevano ipotizzato che due sistemi a alto consumo energetico fossero stati attivati contemporaneamente, mettendo a rischio la sonda.
La Deep Space Station 43 di Canberra è l’unica antenna in grado di comunicare direttamente con entrambe le Voyager. Dopo numerosi sforzi, è stato rilevato un debolissimo segnale dalla Voyager 2, suggerendo che la sonda sia ancora operativa e stia cercando di comunicare con la Terra. La NASA sta tentando di inoltrare comandi per correggere l’orientamento dell’antenna della navicella. Se questi sforzi fallissero, Voyager 2 è già programmata per ri-orientarsi automaticamente diverse volte all’anno, con l’aggiornamento successivo previsto per il 15 ottobre. Questo dovrebbe consentire la ripresa automatica delle comunicazioni.