Il prossimo 12 settembre, il sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert riprenderà i test nelle regioni della Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche, segnando una nuova tappa verso la definitiva attivazione di questo strumento cruciale per la sicurezza della popolazione in caso di eventi meteo estremi e altre emergenze.
Nelle settimane passate i primi test si sono svolti in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria e Emilia-Romagna.
Dopo due mesi di pausa, i test di IT-alert riprendono con forza. Questo sistema, basato sulla tecnologia cell-broadcast, è progettato per fornire avvisi diretti alla popolazione in caso di diverse emergenze, come maremoti, collasso di grandi dighe, attività vulcanica, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti in stabilimenti soggetti alla Direttiva Seveso e precipitazioni intense. La lista delle emergenze non è ancora definitiva e potrebbe essere soggetta a cambiamenti.
Da martedì 12 settembre 2023 ripartono sul territorio le attività di test di IT-alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione di cui si sta dotando l’Italia.
si legge nel sito dedicato all’iniziativa.
Starà da vedere se questa volta le prove generali funzioneranno come inteso. Vale la pena di ricordare che numerosi abitanti dell’Emilia Romagna hanno ricevuto il messaggio di test il 28 giugno, quando tuttavia il test – in teoria – avrebbe dovuto riguardare solamente i residenti in Toscana. Ma del resto, i test servono proprio a questo: capire le criticità e, si spera, intervenire per correggerle.