Diversi proprietari di iPhone 14 stanno segnalando problemi di degradazione della batteria, con alcuni clienti che lamentano che, in poco meno di un anno, la salute della batteria sia già scesa sotto il 90%.
Da quando proprio un problema simile aveva causato ad Apple più di qualche problema legale, gli utenti possono verificare lo stato della loro batteria direttamente dalle impostazioni del telefono. Un iPhone appena uscito dalla sua confezione dovrebbe riportare una salute pari al 100%. Il valore è destinato a scendere con il progressivo utilizzo del dispositivo. Se lo stato della salute della batteria indica il 90%, significa che con una singola carica ora il telefono dura il 10% di meno. E così via.
Nonostante le lamentele, la degradazione potrebbe rientrare nei limiti previsti per la batteria di un iPhone. Apple spiega che una batteria normale è progettata per mantenere fino all’80% della sua capacità originale dopo 500 cicli di carica completi. Dunque, chi ha acquistato il telefono al Day1 probabilmente ha già completato 320 cicli di ricarica, l’equivalente di una ricarica al giorno. I valori tornano.
Come spesso succede, la polemica si è consumata sui social. “Ho avuto il mio iPhone 14 Pro per MENO di un anno… questo è davvero inaccettabile”, scrive uno degli utenti scontenti, che chiude il suo post un’emoji arrabbiata. Alcuni utenti hanno segnalato valutazioni ancora peggiori della salute della batteria: per alcuni utenti il valore è già sceso a quota 87%.
La stessa Apple sostiene che al deterioramento precoce della salute della batteria possono concorrere diversi fattori. Ad esempio, sottoporre il telefono a temperature estreme – magari perché si sta usando un caricatore non certificato e poco sicuro – può avere un peso notevole.
Apple ricorda che le batterie – negli USA, dove vigono regole diverse – sono coperte dalla batteria per tutto il primo anno dall’acquisto del telefono; dopodiché gli utenti che desiderano riportare l’autonomia ai valori massimi possono farlo chiedendo la sostituzione della batteria, che chiaramente è un’operazione a pagamento.