Secondo CNBC, i clienti di Walmart “presto vedranno più pubblicità di terze parti sugli schermi nei corridoi delle casse self-checkout di Walmart e sugli scaffali delle TV; sentiranno spot attraverso la radio del negozio e potranno provare campioni di prodotti alle postazioni demo.”
Insomma, Walmart vuole riempire di spazi pubblicitari tutti i suoi punti vendita, nel tentativo di ottenere una nuova e importante fonte di ricavi.
Per Walmart, vendere spazi pubblicitari ai suoi numerosi partner è un altro modo per capitalizzare il suo pubblico fortemente fidelizzato, oltre che la sua presenza capillare – anzi, capillarissima – negli Stati Uniti. Si stima che il 90% della popolazione americana viva a meno di 15 minuti di auto da un Walmart.
Negli Stati Uniti, circa 139 milioni di clienti visitano i negozi Walmart e il suo sito web o app ogni settimana. Insomma, è una vera e propria istituzione, alla pari di McDonald e pochissimi altri brand iper-diffusi.
L’azienda ha in programma di intensificare la pubblicità in negozio utilizzando circa 170.000 schermi digitali nelle sue sedi, nonché spot radiofonici da 30 secondi disponibili per i fornitori entro la fine dell’anno. Le pubblicità, peraltro, possono essere programmate per raggiungere una specifica città o addirittura uno specifico quartiere.
Tra le altre cose, Walmart sta anche vendendo alle aziende uno spazio in alcuni stand pensati per distribuire campioni gratuiti dei loro prodotti.
La pubblicità rappresenta ancora una piccola fetta del fatturato complessivo di Walmart. L’anno scorso il suo business pubblicitario globale ha raggiunto un fatturato di 2,7 miliardi di dollari.