I Superagers, un gruppo di anziani con una memoria eccezionale simile a quella dei trentenni, sono al centro di un affascinante studio sulla memoria e l’invecchiamento. Il nome stesso suggerisce il loro potere speciale: una memoria di ferro che li distingue dai loro coetanei, i quali spesso sperimentano una graduale perdita della capacità di ricordare con l’avanzare dell’età.
I ricercatori hanno selezionato con attenzione i Superagers da un vasto gruppo di partecipanti, utilizzando un test appositamente sviluppato per identificare abilità di memoria paragonabili a quelle di persone molto più giovani. Hanno raccolto un gran numero di dati, tra cui informazioni cliniche, imaging cerebrale tramite risonanze magnetiche, informazioni demografiche e dettagli sulle abitudini quotidiane. L’obiettivo principale era scoprire cosa rende questi individui così speciali rispetto alla popolazione di controllo e se queste caratteristiche sono replicabili.
I risultati dello studio hanno rivelato che i Superagers hanno una quantità maggiore di materia grigia, soprattutto nelle regioni cerebrali cruciali per la memoria e il movimento, come l’ippocampo. Presentano anche un’agilità superiore, movimenti più fluidi delle dita e un migliore equilibrio. Inoltre, soffrono mediamente meno di ansia e depressione rispetto ai loro coetanei.
Ciò che rende i Superagers così straordinari è ancora oggetto di dibattito tra i ricercatori. Alcune ipotesi suggeriscono che uno stile di vita attivo e la passione per la musica potrebbero avere un ruolo significativo. L’attività fisica, anche non propriamente sportiva, come il giardinaggio, potrebbe stimolare il flusso cerebrale e i fattori neurotrofici, migliorando così le funzioni cognitive. D’altra parte, l’ansia e la depressione sono state correlate a una peggiore memoria, e i Superagers sembrano essere meno colpiti da queste condizioni.
Un aspetto affascinante dello studio è la correlazione tra i fattori associati alla super memoria dei Superagers e la diminuzione del rischio di demenza. I fattori che sembrano proteggere dalla demenza sono gli stessi che potrebbero spiegare la resistenza al declino della memoria legato all’invecchiamento.
Tuttavia, va sottolineato che lo studio è ancora agli inizi e non è stato raggiunto un completo quadro di ciò che rende così speciali i Superagers. Ulteriori ricerche su una più ampia scala e sperimentazioni cliniche potrebbero aiutare a comprendere meglio il legame tra stile di vita, salute mentale e memoria eccezionale in questi anziani. Il perseguimento di una migliore comprensione potrebbe portare a nuove scoperte sulla preservazione delle funzioni cognitive nell’invecchiamento e avere implicazioni significative per il trattamento delle demenze.