Twitter, nuova grana: le pubblicità delle aziende compaiono accanto ai tweet dei neonazisti
Come riportato da Media Matters, le pubblicità di marchi come Showtime e USA Today sono comparse accanto ai tweet di un'organizzazione dichiaratamente neonazista.
Twitter, oggi noto con il nome ‘X’, continua ad avere problemi a convincere gli inserzionisti a spendere soldi sulla sua piattaforma. Il fatto che gli annunci pubblicitari possano comparire a fianco a tweet violenti o razzisti non è affatto di aiuto. Come riportato da Media Matters, le pubblicità di marchi come Honeywell, Discovery, Showtime e USA Today sono recentemente comparse accanto ai tweet di un account dichiaratamente neonazista.
Le pubblicità sono comparse in calce ai tweet dell’account The National Socialist Network, un gruppo neo-nazista che sostiene attivamente la violenza e il terrorismo. Ironicamente, a fianco ad uno dei tweet dell’associazione neonazista è comparso anche un annuncio di reclutamento dell’U.S. Border Patrol, l’agenzia governativa degli Stati Uniti che contrasta l’immigrazione illegale.
Il leader del Gruppo Nazionalsocialista si chiama Thomas Sewell ed è stato riconosciuto colpevole di “aver causato lesioni e disordine” a seguito di un attacco nel 2021. Altri membri del gruppo, in un processo separato, si erano dichiarati colpevoli di “possesso di documenti e registrazione di informazioni con lo scopo di organizzare atti terroristici”. Nonostante questa fedina penale deprecabile, l’account dell’associazione continua ad essere attivo su Twitter. Non solo, The National Socialist Network ha perfino la spunta di verifica.
Media Matters riporta anche che l’account si è unito poco dopo che il proprietario Elon Musk ha acquistato Twitter. È stato “verificato dal luglio 2023” e secondo Musk, tutti gli account verificati hanno diritto a ricevere una quota del ricavato pubblicitario sulla piattaforma.
Recentemente X ha implementato alcune strategie molto aggressive nel tentativo di aumentare le entrate pubblicitarie. Tra le altre cose, l’azienda ha dimezzato il costo delle pubblicità fino al 31 luglio, inoltre sembra che abbia anche intimato a numerose aziende di spendere almeno 1000$ in pubblicità al mese onde evitare di perdere la spunta di verifica.
