Mepolizumab rappresenta una terapia di precisione innovativa per le malattie eosinofile, che sono una serie di patologie diverse ma accomunate dall’infiammazione causata da un’eccessiva presenza di eosinofili, globuli bianchi coinvolti nella risposta immunitaria. Lo studio Mirra, pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza di Mepolizumab. Lo studio di fase III condotto su 136 pazienti ha dimostrato che una dose mensile di 300 mg di Mepolizumab consente di mantenere la remissione per diverse settimane, riducendo la probabilità di ricadute e il dosaggio di corticosteroidi a meno di 4 mg al giorno. Questo farmaco permette quindi di evitare o limitare i danni associati all’uso prolungato di corticosteroidi.
Le malattie eosinofile comprendono patologie come l’asma, la rinosinusite con poliposi nasale, la granulomatosi eosinofilica con poliangioite e la sindrome ipereosinofilica. Mepolizumab è il primo anticorpo monoclonale ad essere stato rimborsato in Italia anche per le patologie diverse dall’asma grave. Essendo una terapia di precisione, Mepolizumab mira a un bersaglio specifico, ovvero l’interleuchina-5, una proteina prodotta dal sistema immunitario che gioca un ruolo chiave in queste gravi patologie. L’interazione di Mepolizumab con l’interleuchina-5 consente di trattare efficacemente le malattie eosinofile.
Mepolizumab offre un valore aggiunto ai pazienti affetti da queste patologie, poiché è ben tollerato a lungo termine e ha dimostrato di ridurre significativamente i sintomi, portando in alcuni casi alla remissione della patologia, anche nell’asma grave. La possibilità di trattare diverse patologie caratterizzate da eosinofilia con un unico farmaco è un grande passo avanti nel campo delle terapie personalizzate.
La granulomatosi eosinofila con poliangioite è una malattia sistemica infiammatoria rara che coinvolge i vasi sanguigni di piccole e medie dimensioni, potendo causare danni agli organi. Prima dell’introduzione di Mepolizumab, questa patologia veniva trattata con corticosteroidi sistemici e immunosoppressori, che comportano pesanti effetti collaterali a lungo termine. Mepolizumab, agendo direttamente sull’interleuchina-5, è in grado di affrontare la causa principale della malattia, ovvero l’eccessiva presenza di eosinofili, portando a una significativa riduzione dei dosaggi dei corticosteroidi e delle ricadute, e in alcuni casi, alla completa remissione della patologia.