Farmaci innovativi: colmare i gap regionali nell’accesso ad una sanità più equa

In Italia, l’accesso ai farmaci innovativi è di fondamentale importanza per garantire cure efficaci ai pazienti, ma purtroppo persistono significative disuguaglianze regionali nell’accesso a tali trattamenti.

Recentemente, la Midsummer School tenutasi il 18 luglio, ha affrontato questo tema, mettendo in luce l’importanza di sostenere la spesa farmaceutica al fine di promuovere l’innovazione e consentire un early access ai farmaci. Si è riaffermata la necessità di adottare strategie condivise a livello europeo per supportare i pazienti e garantire la sostenibilità del sistema sanitario.

I farmaci innovativi rappresentano un punto di svolta nella gestione di numerose patologie, colmando lacune terapeutiche finora irrisolte. Tuttavia, la situazione non è uniforme in tutte le Regioni italiane. Secondo i dati IQVIA, la Lombardia si è dimostrata la Regione più virtuosa con il 96% dei farmaci resi disponibili, mentre la Sardegna si è attestata all’ultimo posto con appena il 4%. La media nazionale si è attestata intorno al 50%.

Per quanto riguarda i tempi medi di accesso a livello regionale, nel 2022 si sono verificate oscillazioni tra 3 e 5 mesi per i farmaci ospedalieri, con tempi più lunghi per i farmaci orfani. Anche se si è registrato un miglioramento rispetto agli anni precedenti, l’attesa per i pazienti risulta ancora eccessivamente lunga.

Per garantire un reale dispiegamento dell’innovazione, è essenziale sostenere la spesa farmaceutica. Nel 2021, sono stati avviati circa 4.000 trial clinici di fase 2 e 3, in gran parte nell’ambito oncologico, ma il finanziamento disponibile per gli acquisti diretti non è sufficiente a sostenere adeguatamente questa innovazione. Antonella Levante, vicepresidente e amministratore delegato di IQVIA Italia, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità finanziaria della spesa farmaceutica a livello nazionale e regionale.

L’early access e una sinergia a livello europeo sono fondamentali per garantire la sostenibilità del sistema. La Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia ha sottolineato le disomogeneità territoriali nell’accesso ai farmaci e l’importanza della real world evidence per valutare l’impatto clinico dei nuovi trattamenti.

L’EMA ha previsto alcuni percorsi come l’Accelerated Assessment, l’Adaptive Pathway e la Conditional Approval per i farmaci innovativi, ma è necessario un allineamento e una riduzione dei tempi di contrattazione dei prezzi dei farmaci per garantire un accesso tempestivo. Solo attraverso una sinergia europea sarà possibile rendere il sistema sostenibile nel lungo termine.

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