Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base, portandoli rispettivamente al 4,25% per le operazioni di rifinanziamento principali, al 4,50% per le operazioni di rifinanziamento marginale e al 3,75% per i depositi presso la banca centrale. Tale modifica entrerà in vigore il 2 agosto 2023. La BCE ha giustificato questa decisione affermando che, nonostante un calo dell’inflazione, essa rimane ancora troppo elevata e vuole garantire un ritorno tempestivo all’obiettivo del 2% a medio termine.
Tuttavia, questa mossa ha suscitato preoccupazione da parte di alcuni esperti e attori politici. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha criticato l’aumento dei tassi, affermando che danneggia imprese e famiglie e mette a rischio una possibile recessione economica. Tajani sostiene che il rialzo dei tassi contribuisce anche ad aumentare i costi dei mutui, mettendo ulteriormente sotto pressione chi ha prestiti a tasso variabile.
Anche l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha espresso preoccupazione riguardo all’aumento dei tassi di interesse. Il presidente dell’UNC, Massimiliano Dona, ha sottolineato che questa stretta monetaria può avere effetti collaterali significativi e che sarebbe preferibile una politica fiscale mirata. Dona ha evidenziato come questa decisione colpisca particolarmente coloro che hanno mutui a tasso variabile e coloro che cercano prestiti. Ha stimato che un rialzo di 25 punti base si tradurrebbe in un aumento delle rate mensili di circa 20 euro e un aumento annuale medio di 240 euro per coloro che hanno mutui a tasso variabile, incidendo maggiormente su coloro che hanno appena sottoscritto il contratto e hanno ancora un alto ammontare di interessi da pagare.
L’UNC ha anche sottolineato che una politica fiscale mirata, come ad esempio reintrodurre sconti sulle bollette di luce e gas a livello nazionale, o fissare un tetto al prezzo del gas a livello europeo, potrebbe essere una strategia più efficace ed equa per stimolare l’economia e sostenere i cittadini e le imprese.