Ryanair e la denuncia dell’associazione per i diritti digitali: nel mirino il riconoscimento facciale

Il gruppo per i diritti digitali NOYB ha presentato un reclamo contro Ryanair, sostenendo che la compagnia aerea viola i diritti di protezione dei dati dei clienti utilizzando il riconoscimento facciale per verificarne l’identità nelle prenotazioni online. NOYB, guidato dall’attivista per la privacy Max Schrems, sostiene che Ryanair utilizzi il sistema per ottenere un vantaggio competitivo ingiusto, violando il diritto dei clienti alla protezione dei dati.

La compagnia aerea irlandese, la più grande d’Europa per numero di passeggeri, afferma sul suo sito web che per rispettare i requisiti di sicurezza deve verificare l’identità dei passeggeri che prenotano con agenzie di viaggio di terze parti, perché queste spesso non forniscono a Ryanair i dettagli di contatto e pagamento dei clienti.

Il reclamo è stato presentato all’agenzia spagnola per la protezione dei dati per conto di un cliente che ha prenotato un volo Ryanair tramite eDreams. Ryanair ha risposto alle accuse dichiarando che le sue procedure di verifica sono pienamente conformi ai regolamenti del GDPR e che il processo serve a proteggere i clienti dallo scraping dell’inventario da parte degli agenti di viaggio online e dalla vendita errata dei loro voli e servizi accessori.

“Non c’è una giustificazione ragionevole per Ryanair di implementare questo sistema”, tuona il NOYB in una dichiarazione. “Invece, sembra che la compagnia aerea stia volontariamente violando il diritto dei clienti alla protezione dei dati per ottenere un ingiusto vantaggio competitivo sui canali di prenotazione alternativi.” Il gruppo sostiene, infatti, che i clienti non debbano fornire i loro dati biometrici se decidono di prenotare direttamente dall’app o dal sito ufficiale di Ryanair.

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