Nel 2002, Insomniac Games pubblicò il primo gioco di Ratchet & Clank per PlayStation: nei due decenni successivi, la serie è diventata uno dei marchi simbolo della console. E ora, per la prima volta, Ratchet e i suoi amici e nemici sono pronti a scatenarsi su una nuova piattaforma: il PC, con il nuovo Ratchet & Clank: Rift Apart, già un discreto successo su PlayStation 5 e tra i primi titoli che hanno dato l’opportunità a Sony di mostrare i muscoli della sua ultima console.
In questa avventura ricca di azione e piattaforme, assumerete il controllo di Ratchet e del suo amico Clank per fermare i malvagi piani di un imperatore proveniente da un’altra dimensione. Ratchet & Clank: Rift Apart è l’ultimo capitolo di una serie di lunga data, ma rappresenta anche un punto di partenza ideale per i nuovi fan, merito di una trama indipendente, ma anche dell’introduzione di due nuovissimi personaggi: Rivet e Kit.
I giochi di Ratchet & Clank sono famosi per le loro armi fuori di testa, e Rift Apart non fa eccezione. Nel corso delle vostre esplorazioni multidimensionali potrete sbloccare venti armi, tra cui il dirompente Ordigno scheggia, l’Acceleratore negatronico, che spara raggi di energia, e lo Scoppiettatore, in grado di ridurre in pezzi i nemici con una pioggia di proiettili rimbalzanti. Tutte le armi saliranno di livello man mano che le userete in battaglia, garantendo più danni e offrendo nuove funzionalità presso i negozianti. Una volta raggiunto il livello massimo, cambieranno forma diventando ancora più devastanti. Su PC, l’intero arsenale è gestibile sia con mouse e tastiera, sia tramite controller. Qualunque sia la vostra scelta, potrete personalizzare completamente i controlli. In aggiunta, usando un controller PlayStation DualSense con connessione via cavo, potrete sperimentare i coinvolgenti effetti del feedback aptico e dei grilletti adattivi.
Ratchet & Clank: Rift Apart su PC è dotato delle tecnologie più recenti, tra cui DirectStorage 1.2 con decompressione GPU e le ultime tecniche di upscaling per migliorare le prestazioni. Gli utenti con PC di fascia alta avranno inoltre a disposizione funzionalità avanzate, come il supporto ai monitor ultrawide, ombre in ray tracing e occlusione ambientale ray traced. Sui sistemi di fascia bassa e dispositivi portatili, l’ampia varietà di impostazioni grafiche garantirà comunque un’esperienza di gioco eccellente, stando a quanto promesso da Sony.
Le specifiche tecniche minime sono piuttosto abbordabili, con 8 GB RAM, una CPU i3-8100 o Ryzen 3 3100, e una GPU GTX 960 o Radeon RX 470. Certo, una configurazione del genere permetterà di giocare appena a 720p e 30 fotogrammi al secondo, un vero peccato visto lo spettacolo visivo che il titolo offriva su PlayStation 5. Le configurazioni modulari, ad ogni modo, permetteranno una personalizzazione totale, arrivando fino a 4K con 60 FPS se dotati di hardware top di gamma. Fortunatamente, sembra che con 16 GB di RAM (divenuti oramai un must per i giochi più moderni) e per il resto configurazioni con schede tipo la RTX 3060 si dovrebbe raggiungere il Full HD a 60 FPS.
Leggi anche: