Comandante, il nuovo film di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino nel ruolo del Comandante Salvatore Todaro – leggendario eroe dei mari – sarà presentato come film d’apertura in concorso alla 80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia. Ecco il primo trailer e le foto ufficiali. Nel cast del film anche Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh e Silvia D’Amico. La sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis, dalla quale è tratto l’omonimo romanzo edito da Bompiani. Le musiche del film sono composte da Robert Del Naja.
Aprire l’80ª edizione della Mostra del Cinema è per noi un grande onore per il quale ringraziamo il direttore Barbera è un film che parla di forza e Salvatore Todaro ne incarna la sua forma sublime: combattere il nemico senza dimenticare mai la sua natura di essere umano. Pronto a sconfiggerlo ma anche a prestargli soccorso per salvarne la vita come prescritto dalla legge del mare. Perché così si è sempre fatto e sempre si farà.
dichiara il regista Edoardo De Angelis.
Comandante è una produzione Indigo Film e O’Groove con Rai Cinema, Tramp LTD, VGroove, Wise Pictures ed è prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De Razza, Edoardo De Angelis, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri in associazione con Mariagiovanna De Angelis e Antonio Miyakawa in associazione con Beside Production, in collaborazione con Marina Militare, Cinecittà: il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution.
Sinossi:
All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini, della Regia Marina, alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo.
Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.
Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.
Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
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