Aeolus, il cacciatore di venti costruito dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per studiare i venti terrestri tramite miliardi di impulsi laser, si appresta a compiere un rientro da record sulla Terra. L’Esa intraprenderà un’audace manovra di caduta controllata, un’operazione senza precedenti poiché inizialmente Aeolus era stato progettato per rientrare in modo incontrollato sulla Terra.
Le prime manovre per il rientro inizieranno lunedì 24 luglio, con l’invio di una serie di comandi per abbassare gradualmente la quota del satellite. Successivamente, tre giorni dopo, verranno inviati ulteriori comandi per ridurre ancora di più l’altitudine. Infine, il tanto atteso “gran finale” è previsto per venerdì 28 luglio, quando saranno effettuate le ultime manovre che porteranno Aeolus a tuffarsi nell’oceano dopo circa 5 ore.
Questa caduta controllata rappresenta un tentativo senza precedenti, poiché è stato necessario adattare il satellite a seguito delle nuove normative internazionali sui limiti di rischio per il rientro. La decisione presa dall’ESA dimostra il loro impegno per garantire la massima sicurezza nelle missioni spaziali, anche con riguardo a quelle già lanciate, al fine di ridurre ulteriormente il già esiguo rischio.
Simonetta Cheli, responsabile dei programmi di Osservazione della Terra dell’ESA, sottolinea l’importanza e l’unicità di questa operazione. Aeolus, lanciato in orbita il 22 agosto 2018, ha superato tutte le aspettative, offrendo risultati eccezionali che hanno notevolmente migliorato le previsioni meteorologiche globali in quasi 5 anni di attività. Grazie a questo straordinario successo, l’ESA sta già pianificando Aeolus 2, un nuovo satellite che potrebbe essere pronto per il lancio all’inizio del prossimo decennio, finanziato con un budget di circa 7 miliardi di euro.
Il rientro controllato di Aeolus rappresenta un’importante pietra miliare per l’ESA e l’intera comunità scientifica, poiché dimostra l’abilità di gestire in modo sicuro e responsabile la fine delle missioni spaziali. La tecnologia impiegata e i risultati ottenuti fino ad oggi hanno aperto nuove prospettive per ulteriori ricerche e scoperte nel campo dell’osservazione della Terra e delle previsioni meteorologiche globali. Con Aeolus 2 in cantiere, l’ESA prosegue con determinazione il suo impegno verso l’esplorazione dello spazio e la ricerca scientifica a beneficio dell’umanità.