Il lancio della risposta di Amazon a Starlink, Project Kuiper, è sempre più vicino. L’azienda ha annunciato oggi la costruzione di una mega struttura da 120 milioni di dollari che si trova nei pressi del Kennedy Space Center, in Florida. La fabbrica verrà usata esclusivamente per produrre i satelliti: i primi lanci sono previsti “nei prossimi mesi”, mentre l’anno prossimo verrà avviato un test pilota che coinvolgerà i primi clienti paganti.
Come Starlink di SpaceX, Project Kuiper mira a fornire un servizio di banda larga satellitare veloce ed economico nelle aree “non servite o sottoservite dalle tradizionali opzioni di internet e comunicazione”. Sebbene Project Kuiper sia un progetto di Amazon, l’iniziativa verrà realizzata in sinergia con Blue Origin, l’azienda aerospaziale sempre di proprietà di Jeff Bezos.
L’iniziativa Project Kuiper è stata lanciata nel 2018, ricevendo la licenza per i satelliti dalla FCC due anni dopo. L’azienda prevede di creare una costellazione di 3.236 satelliti per fornire una copertura a banda larga, senza interruzioni, destinata agli utenti delle aree rurali. I prezzi del servizio non sono ancora stati comunicati, ma Amazon fa sapere di voler puntare su prezzi competitivi e accessibili.
“L’accessibilità è un principio chiave del Project Kuiper”, si legge in un comunicato dell’azienda. I satelliti di Kuiper saranno assemblati in una nuova “struttura di produzione all’avanguardia” a Kirkland, Washington, entro la fine del 2023. La nuova fabbrica in Florida riceverà i satelliti praticamente già completamente assemblati e si occuperà delle operazioni finali, prima del lancio nello Spazio.
Per i lanci, Amazon ha già acquistato degli spazi in alcune missioni future di Blue Origin, Arianespace e ULA. La maggior parte delle unità sarà dispiegata dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida, vicino alla nuova struttura di elaborazione. Amazon sostiene che oltre 1.400 persone stanno già lavorando al progetto, e l’azienda si aspetta che, nel corso dei prossimi anni, l’iniziativa possa creare migliaia di ulteriori posti di lavoro negli Stati Uniti d’America.