Come riporta il sito di appassionati di sub Divernet, la squadra avrebbe scoperto il relitto di un Landing Craft Tank (LCT) a circa 50 miglia dalla costa della Cornovaglia, in Inghilterra. Il relitto fa molto probabilmente parte di un incidente avvenuto nell’ottobre del 1944, quando venti impetuosi uccisero più di 50 membri della Marina britannica e affondarono 6 LCT. Quello che si ritiene essere un Landing Craft Tank affondato durante la Seconda Guerra Mondiale è stato scoperto a 50 miglia dalla costa inglese, a oltre 300 piedi di profondità.
Ironia della sorte, i Gasperados stavano cercando un relitto diverso quando si sono imbattuti nell’LCT affondato. Il team stava cercando la nave Atlantic Diver a quasi 100 metri di profondità, quando si è imbattuto in quella che Divernet definisce “una grande nave d’assalto anfibio”. Il team si è subito messo al lavoro per fotografare il relitto e alla fine si è messo in contatto con Harry Bennett, professore associato di storia all’Università di Plymouth, per vedere se aveva idea di cosa avessero trovato. Fu allora che Bennett suggerì che il relitto poteva appartenere a un gruppo di LCT persi dalla Royal Navy britannica mentre venivano rimorchiati dal teatro europeo all’Estremo Oriente in vista di una possibile escalation dei combattimenti in corso nel teatro del Pacifico della Seconda Guerra Mondiale.

La tragica storia del convoglio perduto di LCT, che questo relitto porta alla ribalta, ci ricorda brutalmente che in piena guerra i nostri marinai dovevano ancora affrontare i vecchi nemici delle tempeste implacabili e del mare crudele, con effetti talvolta mortali“, ha dichiarato Bennett a Divernet.

Caccia al tesoro sommerso: Sulle tracce della Landing Craft Tank 488 e altre imbarcazioni della Seconda Guerra Mondiale

Il team ritiene che il relitto scoperto possa essere la Landing Craft Tank 488, come concorda l’account Twitter ufficiale della Royal Navy. È interessante notare che la posizione ufficiale dell’affondamento della LCT 488 si trova a circa 45 miglia dal punto in cui i Gasperados hanno scoperto il relitto. Non è raro, tuttavia, che il vento e la corrente spostino navi leggere come le LCT sul fondo del mare. Steve Mortimer, un membro dei Gasperados, ha dichiarato che, come subacquei, il team non dà mai per scontato di poter “scoprire l’ultima dimora di marinai che sono morti combattendo per il nostro Paese” durante una delle loro missioni.
Nell’improbabile caso che l’imbarcazione sommersa non sia la LCT 488, il gruppo è ancora convinto che quella trovata sia una LCT della Seconda Guerra Mondiale di qualche denominazione. Mortimer ha poi aggiunto che considera un privilegio poter suggerire di “aver trovato i resti della LCT 488 o, se non quella nave, un’imbarcazione simile della Seconda guerra mondiale” durante il loro tentativo di trovare l’Atlantic Diver. Grazie agli sforzi dei sommozzatori, la Royal Navy britannica è ora un passo più vicina alla soluzione di un mistero che dura da quasi 80 anni.