La Cina si prepara a lanciare la nuova generazione di navicelle spaziali con equipaggio
La Cina si prepara per un futuro spaziale audace con la prossima generazione di navicelle con equipaggio

La Cina sta facendo passi da gigante nel campo dell’esplorazione spaziale e potrebbe presto lanciare la prossima generazione di navicelle con equipaggio. Queste navicelle sono state progettate per trasportare fino a sette astronauti e potrebbero fare il loro debutto tra il 2027 e il 2028, secondo un astronauta cinese, Yang Liwei, che è stato sentito da Reuters. Fin dal lancio del primo volo spaziale con equipaggio della Cina nel 2003, quando l’astronauta Yang Liwei è diventato il primo uomo cinese nello spazio, il Paese ha continuato a fare progressi sorprendenti nel campo dell’esplorazione spaziale. Ora, si sta concentrando sulla creazione di una nuova generazione di navicelle spaziali per missioni lunari, la costruzione di una stazione spaziale e l’esplorazione dello spazio profondo. Yang Liwei ha condiviso questa emozionante notizia, sottolineando che la nuova generazione di navicelle è in fase avanzata di sviluppo. I recenti test sulla capsula di rientro della nuova navicella sono stati molto positivi, incoraggiando la progettazione dei primi voli tra il 2027 e il 2028.
La Cina punta tutto sulla Luna
La Cina ha anche grandi piani per esplorare la Luna. L’obiettivo è inviare astronauti sulla superficie lunare entro il 2030. Gli ingegneri stanno lavorando sodo per pianificare e realizzare questa missione ambiziosa, che coinvolge l’uso di razzi vettore e navicelle appositamente progettate per trasportare gli astronauti e le attrezzature necessarie. Attualmente, la navicella spaziale Shenzhou della Cina, basata sulla tecnologia russa Soyuz, può portare fino a tre astronauti in orbita bassa intorno alla Terra. La nuova generazione di navicelle sarà costituita da due parti: il modulo di propulsione e il modulo di rientro. Questo design consentirà di trasportare fino a sette persone e moduli più grandi. Un altro vantaggio di questa nuova navicella è la sua elevata resistenza al calore, che consente di riutilizzare gran parte del modulo di ritorno. Questa innovazione ridurrà i costi e renderà le missioni spaziali più sostenibili nel lungo periodo.


