La farmacia sta subendo e continuerà a subire importanti cambiamenti, assumendo una nuova funzione nell’assistenza di prossimità. Paolo Betto, vicedirettore di Federfarma, ha sottolineato questo punto durante il convegno Retail4Pharma, tenutosi a Milano e organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca Ikn Italy e dall’Associazione Retail Institute Italy.
Betto ha esposto il contributo di Federfarma riguardante il nuovo ruolo della farmacia, considerando l’evoluzione del settore negli ultimi anni. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha delineato una ristrutturazione dell’assistenza sanitaria con due obiettivi principali: il rafforzamento dell’assistenza di prossimità e la telemedicina, da un lato, e la promozione di innovazione, ricerca e digitalizzazione, dall’altro. In questo contesto, la farmacia è chiamata a svolgere funzioni sempre più utili al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Ha fornito una panoramica dettagliata del panorama delle farmacie italiane e dei loro molteplici ruoli. Attualmente, l’Italia conta una rete di 19.900 farmacie, che accolgono ogni giorno 4 milioni di persone assistite da oltre 70.000 farmacisti. Le funzioni della moderna farmacia comprendono la competenza professionale nella dispensazione del farmaco, il monitoraggio dei pazienti e la farmacovigilanza. Le prestazioni diagnostiche, grazie alle nuove normative che permettono il prelievo di sangue capillare, avranno un notevole sviluppo futuro.
A queste funzioni si aggiungono l’attività di screening e prevenzione, nonché la telemedicina, offrendo nuove opportunità grazie al Pnrr. Il progetto Federfarma HTN (Health Telematic Network) ha coinvolto 6.500 farmacie che offrono prestazioni di telemedicina, con risultati importanti anche in termini di prevenzione, sebbene ancora a carico del cittadino in questa fase. Inoltre, le farmacie svolgono servizi di front-office e prenotazioni Cup, e hanno introdotto nuove attività durante l’emergenza Covid, inclusi accesso ai farmaci, compresi quelli difficilmente reperibili, tamponi e vaccinazioni.
Grazie a questi sviluppi, la farmacia è in grado di costituire, insieme al medico di medicina generale, un’unità sanitaria di base, essendo la più accessibile per fornire le prime risposte ai cittadini, specialmente in un periodo in cui i medici di base stanno diminuendo sul territorio. Le farmacie possono fungere da moltiplicatori di accesso alle Case della Comunità e ad altre strutture di livello superiore, diventando il primo punto di contatto per i pazienti.
Il nuovo modello di farmacia, per quanto riguarda l’interazione con il Sistema Sanitario Nazionale, si basa su tre pilastri: dispensazione attiva del farmaco, monitoraggio del paziente cronico e servizi di primo e secondo livello. Questo ruolo richiede risorse economiche e professionali, potenzialmente portando a un nuovo modello di remunerazione e una riorganizzazione degli spazi e della gestione delle farmacie.