L’elevato costo delle bollette per l’energia elettrica e il gas è un problema sempre più rilevante per le famiglie e le imprese. Di fronte a questa situazione, molti fornitori di energia stanno riproponendo le tariffe a prezzo fisso come una soluzione per fornire stabilità e tutela ai consumatori. Gli esperti di SOStariffe.it hanno analizzato queste offerte per comprendere i loro punti di forza e vantaggi.
In una tariffa a prezzo fisso, il costo della componente energia rimane costante per un periodo specificato nel contratto, solitamente tra i 12 e i 36 mesi. Questo significa che il prezzo utilizzato per calcolare la bolletta rimarrà invariato, indipendentemente dall’andamento del prezzo di mercato dell’energia. D’altro canto, nelle tariffe a prezzo indicizzato, il costo della componente energia varia mensilmente in base all’andamento di un indice di riferimento, solitamente il PUN per l’energia elettrica e il PSV per il gas. Tali tariffe possono prevedere un sovrapprezzo rispetto al valore dell’indice di riferimento.
La convenienza delle offerte a prezzo fisso sta nella protezione del consumatore da possibili rialzi dei costi. Se le tariffe di mercato dovessero aumentare, i clienti a prezzo fisso risparmieranno. Tuttavia, in caso contrario, se i costi dell’energia dovessero scendere, i clienti rischiano di pagare un prezzo più alto rispetto a quello di mercato. Pertanto, la scelta dell’offerta più vantaggiosa dipenderà dall’andamento futuro dei prezzi dell’energia e dal costo praticato dai fornitori.
Al luglio 2023, le offerte a prezzo fisso della luce appaiono in linea con quelle indicizzate, con alcune leggere differenze nei costi. Ad esempio, la migliore tariffa a prezzo fisso per la luce ha un costo di 0,17 €/kWh, mentre la migliore offerta a prezzo variabile costa 0,14 €/kWh. Per il gas, la situazione è più diversificata, poiché la migliore tariffa a prezzo fisso ha un costo di 0,70 €/Smc, mentre la migliore offerta a prezzo variabile costa 0,39 €/Smc.
Per valutare la convenienza di un’offerta, i consumatori devono tenere conto dell’andamento futuro dei prezzi dell’energia e del costo praticato dai fornitori. Ad esempio, l’offerta a prezzo variabile può sembrare più conveniente in estate, ma il prezzo fisso potrebbe prevenire eventuali aumenti delle tariffe in autunno e inverno.