Il campionato di Overwatch potrebbe essere arrivato al capolinea. Se così non fosse, è molto probabile che verrà fortemente ridimensionato, assieme alle altre iniziative di Activision Blizzard nel campo degli e-sport. Un settore con costi importanti, ma con ritorni trascurabili o addirittura inesistenti. E’ un problema noto e di cui si parla da anni.
In vista della sempre più probabile acquisizione da parte di Microsoft, Activision Blizzard ha comunicato di aver licenziato circa 50 dei dipendenti della sua divisione E-Sports. L’azienda ha anche comunicato che sta per apportare degli importanti cambiamenti alla Overwatch League: i dettagli sono pochi, ma quasi sicuramente non avrà più un modello distribuito in più città del mondo, come i campionati delle altre leghe sportive.
I dipendenti coinvolti sono già stati annunciati del loro licenziamento martedì – come riporta il web magazine americano The Verge. Uno degli ex dipendenti intervistati da The Verge ha spiegato che il licenziamento è stato improvviso inaspettato e che è potrebbe essere un brutto segnale per la sopravvivenza – almeno nella formula attuale – della OWL e delle World Series di Warzone. A marzo del 2021, Activision Blizzard aveva già licenziato altri 50 dipendenti della divisione e-sport.
La società – riporta il webmagazine Engadget – ha sottolineato in un rapporto sugli utili pubblicato oggi che ha modificato i suoi accordi con i proprietari delle squadre dell’Overwatch League nel trimestre scorso. “Secondo i termini modificati, al termine della stagione attuale dell’Overwatch League, le squadre voteranno su un accordo operativo aggiornato”, si legge nel rapporto. “Se le squadre non voteranno per continuare sotto un accordo operativo aggiornato, verrà corrisposta una penale di 6 milioni di dollari a ciascuna squadra partecipante”. L’azienda ha aggiunto che il totale dei ricavi dell’OWL rappresenta meno dell’uno percento dei suoi ricavi netti consolidati.