Il rapporto “Numeri e indici dell’automedicazione” del 2023, redatto dal Centro Studi Assosalute, analizza il settore farmaceutico e dell’automedicazione in Italia ed Europa. Il primo capitolo esamina la crescita demografica e le tendenze della spesa sanitaria in 17 Paesi europei, inclusa l’Italia. Secondo l’OCSE, la spesa sanitaria pubblica rappresenta in media l’81,5% della spesa totale nei Paesi considerati ed è aumentata del 2,3% rispetto al 2019. La spesa farmaceutica gioca un ruolo importante in questa dinamica, con i mercati dei farmaci over-the-counter che costituiscono il 70,9% del mercato europeo per i medicinali senza prescrizione.
In Italia, il mercato dei farmaci senza ricetta è il più importante in valore assoluto, sebbene sia più piccolo rispetto a Francia e Germania. Nel 2022, la spesa per i farmaci over-the-counter è aumentata del 9%, principalmente a causa dell’aumento di sindromi influenzali e forme lievi di Covid-19. Nel mercato italiano, sono state vendute quasi 1,8 miliardi di confezioni di medicinali per un valore superiore a 17 miliardi di euro nel 2022. Le farmacie detengono la quota di mercato più grande per i farmaci senza prescrizione, mentre l’e-commerce è ancora marginale in questo settore.
Il mercato dei farmaci senza prescrizione mostra margini di innovazione più contenuti rispetto al settore farmaceutico tradizionale. Le aziende investono costantemente per migliorare dosaggi e forme di somministrazione e spesso lanciano farmaci con principi attivi noti ma con nuove formulazioni o combinazioni. Le cinque categorie terapeutiche più utilizzate rappresentano la maggior parte delle vendite.
Per il 2023, si prevede un aumento positivo delle vendite (+9,7%), con tassi di crescita più contenuti nei prossimi anni. Non sono previsti cambiamenti significativi nella composizione della spesa, a meno di modifiche regolatorie. A livello geografico, la distribuzione dei farmaci senza ricetta sarà simile a quella attuale, con la maggior parte delle vendite nel Nord Italia.