Twitter sta dando moltissimi soldi ai suoi influencer più attivi, ma ci sono numerose polemiche

Twitter

Elon Musk lo aveva promesso a febbraio: i creatori di contenuti sarebbero stati ricompensati per i loro tweet, un po’ come succede su YouTube, dove pubblicando video è possibile ottenere una parte dei ricavi pubblicitari in base a quante visite si fanno. Cinque mesi dopo, eccoci qua: ieri numerosi creatori di contenuti attivi su Twitter hanno riportato di aver ricevuto migliaia di dollari (in alcuni casi decine di migliaia) dal social network, come ricompensa per aver scritto post visti da milioni di persone.

Come grossomodo era successo con ogni altra novità introdotta da Twitter dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, anche in questo caso la notizia dei primi pagamenti agli influencer è stata accolta da alcune polemiche, in parte alimentate da alcuni quotidiani statunitensi.

Ad esempio, un articolo uscito sul Washington Post e firmato da Taylor Lorenz, una giornalista che in passato si era espressa con toni estremamente critici nei confronti di Elon Musk, ha sottolineato che numerosi dei creatori di contenuti ricompensati da Twitter siano “influencer di estrema destra”. Prima di far uscire l’articolo, la giornalista aveva anche scritto un tweet suggerendo che Twitter stesse “pagando tangenti agli influencer” per convincerli a rimanere, nel timore che potessero decidere di andare su Threads, il nuovo social network di Meta.

In realtà, sebbene sia vero che molti degli influencer scelti per questo primo test pilota siano di area repubblicana, è altrettanto vero che alcuni sono di orientamento progressista, come i due fratelli Ed e Brian Krassenstein (Brian ha dichiarato di aver ricevuto 24mila dollari), che frequentemente pubblicano post in polemica con Donald Trump e le tv conservatrici come Fox News.

Vale la pena di precisare che uno dei requisiti per essere idonei al programma di monetizzazione è avere un account verificato e, dunque, un abbonamento attivo a Twitter Blue. La sottoscrizione in passato è stata boicottata da numerose personalità del mondo progressista americano, con il risultato che è molto difficile che i creatori di contenuti di sinistra abbiano un abbonamento attivo e possano dunque monetizzare i loro tweet con le regole attuali. Inoltre, al fine del ripartimento delle entrate pubblicitarie, attualmente Twitter conteggia esclusivamente le visualizzazioni da parte di account verificati.

Elon Musk ha risposto all’articolo uscito sul Washington Post dando a Taylor Lorenz della bugiarda. Per rientrare nel programma di monetizzazione – che attualmente è in fase di test pilota e non è aperto a tutti -, bisogna avere un abbonamento attivo a Twitter Blue, essere residenti negli Stati Uniti, avere almeno 18 anni e mantenere una media di almeno 5 milioni di impression per tre mesi di fila.

Twitter e la disinformazione: come se la stanno cavando le Community Notes?
Twitter e la disinformazione: come se la stanno cavando le Community Notes?
Twitter, Israele - Hamas: rivelati i numeri della lotta alla disinformazione
Twitter, Israele - Hamas: rivelati i numeri della lotta alla disinformazione
Twitter non limiterà più la visibilità degli account di nascosto
Twitter non limiterà più la visibilità degli account di nascosto
BlueSky festeggia il primo milione di utenti: è ancora solo su invito
BlueSky festeggia il primo milione di utenti: è ancora solo su invito
Twitter sta limitando la visibilità del New York Times?
Twitter sta limitando la visibilità del New York Times?
Twitter inciampa sulla pubblicità: annunci non etichettati finiscono nel feed degli utenti
Twitter inciampa sulla pubblicità: annunci non etichettati finiscono nel feed degli utenti
Twitter rimuoverà i titoli dalle anteprime dei link: "basta clickbaiting"
Twitter rimuoverà i titoli dalle anteprime dei link: "basta clickbaiting"