A sorpresa, senza fughe di notizie e grandi annunci, Google Bard è diventato improvvisamente disponibile anche in Italia e nel resto dell’Unione Europea. E’ un’intelligenza artificiale generativa basata sul LLM proprietario di Google PaLM, un’alternativa a ChatGPT completamente gratuita.
Il chatbot ha fatto il suo debutto alcuni mesi fa negli Stati Uniti, poi a maggio è toccato al resto del mondo. Al resto del mondo fuorché l’Europa. Una scelta dovuta: la piattaforma non rispettava ancora le ferree regole dell’Unione Europea sulla privacy. Insomma, è stato necessario un lavoro aggiuntivo per adempiere agli obblighi di legge e rassicurare le autorità a garanzia della privacy dell’UE e degli stati membri. Vale la pena di ricordare che, per alcuni sospetti fondati, il Garante italiano aveva temporaneamente inibito OpenAI al trattamento dei dati degli utenti, di fatto portando al blocco di ChatGPT in Italia per alcune settimane.
Proprio come ChatGPT, anche Google Bard non si limita a generare testo, ma può fare molto di più. Ad esempio, sa generare codice ed è anche una preziosa risorsa per le operazioni di debugging (la revisione del codice di programmazione, per individuare e risolvere gli errori). Dopo alcuni recenti aggiornamenti, se la cava piuttosto bene anche con la matematica e la logica.
Bard ora è disponibile in tutta Europa e in Brasile, inoltre supporta oltre 40 lingue: l’italiano è una delle ultime aggiunte, assieme a cinese, spagnolo, tedesco e hindi. Per provare l’IA vi basta collegarsi all’indirizzo: bard.google.com.