Huawei potrebbe tornare presto a produrre smartphone 5G, forse già entro la fine dell’anno. Dopo il divieto imposto dagli Stati Uniti che ha completamente ridimensionate la presenza dell’azienda nel settore dell’elettronica di consumo, Huawei ora potrebbe riuscire a produrre internamente i modem 5G in concerto con l’azienda cinese SMIC e senza passare per Qualcomm.
Un ritorno nel mercato degli smartphone 5G rappresenterebbe una vittoria per l’azienda che per quasi tre anni ha dichiarato di essere in modalità di “sopravvivenza”: impossibilitata a crescere e costretta a misure drastiche per non portare i libri in tribunale e difendere le sue attività ancora profittevoli in Cina. Nel 2020, la divisione consumer di Huawei aveva registrato un fatturato di 483 miliardi di yuan (circa 67 miliardi di euro), complice gli ottimi risultati nel mercato internazionale degli smartphone. In quel periodo, Huawei era frequentemente al primo posto delle classiche italiane per numero di smartphone venduti. Poi sono arrivate le sanzioni volute dalla Casa Bianca: un anno dopo, la divisione ha dimezzato il fatturato.
Huawei non ha mai smesso completamente di produrre smartphone, anche di fascia alta, ma l’attrattività dei suoi modelli è stata fortemente limitata dall’impossibilità di accedere alla tecnologia 5G a causa delle sanzioni che le hanno impedito di stringere accordi con le aziende statunitensi.
Secondo gli analisti, entro la fine dell’anno Huawei potrebbe essere in grado di produrre dai 2 ai 4 milioni di chip per il 5G.