La produzione di fragole è un processo complesso che richiede l’uso di pacciame di plastica per favorire la crescita e proteggere i frutti. Uno studio recente, però, conferma che questo approccio potrebbe lasciare un’impronta ambientale significativa. Infatti, il pacciame utilizzato per sostenere la crescita delle fragole californiane rilascia grandi quantità di frammenti di plastica nel terreno. È stato dimostrato che queste particelle hanno un impatto negativo sulla qualità del suolo, mettendo in dubbio la fattibilità a lungo termine del loro utilizzo. I risultati dell’indagine sono probabilmente applicabili a livello mondiale all’uso della plastica nella produzione agricola. La vera brutta notizia è che queste particelle possono persistere nel suolo per decenni o addirittura più a lungo, mettendo in pericolo la salute del terreno stesso e delle sue produzioni.
Accumulo di frammenti di plastica nel terreno agricolo: la pacciamatura è un’opzione ancora valida?
La plastica, come il polietilene, è sempre più utilizzata in agricoltura, inclusi i film pacciamanti usati per controllare le erbe infestanti, l’evaporazione dell’acqua e la protezione dei frutti da schizzi di terra. Nonostante gli sforzi di rimozione del pacciame, i frammenti di plastica rimangono nel terreno e si accumulano nel corso degli anni, anche in campi agricoli gestiti con cura. Questo fenomeno solleva preoccupazioni sull’inquinamento a lungo termine e sulla necessità di trovare alternative sostenibili. La presenza di macroplastiche, particelle di plastica di dimensioni superiori a 5 mm) è stata ampiamente riscontrata nei campi di fragole. In alcuni casi, sono state trovate fino a 213.500 particelle di macroplastica per ettaro. Ma nel concreto, in che modo questi frammenti di di plastica influiscono negativamente sulla qualità del suolo? Riducendo il contenuto di umidità, la respirazione microbica e la disponibilità di azoto per le piante. Presentando il lavoro alla conferenza geochimica Goldschmidt di Lione, la ricercatrice Ekta Tiwari (del gruppo Sistla della California Polytechnic State University) ha sottolineato che il pacciame di plastica offre vantaggi nella produzione agricola, ma a spese della qualità del suolo, soprattutto sul lungo periodo. Inoltre, la rimozione completa delle particelle di plastica dal terreno è difficile e costosa, e una volta che sono presenti, possono persistere indefinitamente.
Collaborazione tra scienza e agricoltura
Questa scoperta ci ricorda che anche le cose più deliziose, come le fragole fresche, possono avere un costo per l’ambiente. I ricercatori stanno lavorando in collaborazione con i produttori per trovare soluzioni che permettano di mitigare l’impatto ambientale negativo dell’utilizzo di pacciame di plastica. Esistono alternative alla plastica tradizionale, come i pacciami biodegradabili o naturali come la paglia, ma queste opzioni comportano costi aggiuntivi. Inoltre, le regolamentazioni sull’uso della plastica in agricoltura sono in aumento, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. È importante comprendere l’entità del problema dell’inquinamento da plastica nel settore agricolo. Intanto, questo studio fornisce una base di conoscenza essenziale per affrontare le conseguenze biogeochimiche dell’accumulo di plastica nei terreni agricoli e per migliorare le pratiche di gestione del suolo. La ricerca continua a identificare soluzioni sostenibili che consentano di coltivare fragole e altri prodotti agricoli senza compromettere la salute del suolo e l’ambiente. È necessaria un’azione concertata a livello globale per affrontare la questione dell’inquinamento plastico e promuovere pratiche agricole sostenibili che garantiscano la salute del pianeta e delle future generazioni.